la stanza di Mario CerviGli stipendi di parlamentari e magistrati sono legati a doppio filo

Mi risulta che gli emolumenti pagati ai magistrati vengono equiparati a quelli di senatori e deputati. In altre parole, un aumento stabilito per un senatore o deputato riguarda anche i magistrati. Mi preme sapere se questa regola riguarda anche le riduzioni di stipendio. Siccome non ho sentito i vari lai emessi ogniqualvolta si tocca questa nota, mi farebbe piacere sapere se questa informazione è sbagliata o no.
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Cara amica, il suo ragionamento deve essere rovesciato. Non c'è equiparazione tra gli emolumenti pagati ai magistrati e quelli pagati ai parlamentari. I secondi dipendono dai primi, i primi non dipendono dai secondi. Con una norma che voleva calmierare le indennità spettanti ai parlamentari e che, come accade spesso in Italia, ha avuto l'effetto contrario, si stabilì nel 1965 che senatori e deputati fossero pagati come i presidenti di sezione della Cassazione (uno dei gradi più alti della magistratura). Se le toghe erano pagate meglio lo erano, per automatismo burocratico, anche i parlamentari. Le assemblee legislative hanno sempre largheggiato negli stipendi dei magistrati, e forse il meccanismo cui ho accennato non era estraneo a questa generosità, rivestita, ci mancherebbe, di somme motivazioni istituzionali e ideali. Se le indennità parlamentari fossero, come tutti ci auguriamo, fortemente ridotte, gli stipendi dei magistrati non ne risentirebbero. A meno che - ipotesi del tutto utopistica - proprio i magistrati si vedessero decurtati i loro ottimi stipendi. Ma guai se un ardimentoso s'azzardasse a proporre l'austerità per i magistrati: nei palazzi di giustizia deflagrerebbe la rivoluzione, saremmo rintronati da gridi di dolore per l'attacco portato a una giustizia indipendente.

A questo punto il modo più efficace e praticabile per diminuire i costi del Parlamento è il dimezzamento dei suoi effettivi. Se poi si volesse essere davvero severi, ed equiparare i compensi dei parlamentari al salario d'un operaio specializzato, l'innovazione avrebbe il mio sì entusiastico.