la stanza di Mario CerviI magistrati si contraddicono? Niente di male se sono in buona fede

Dunque, il processo per l'omicidio di Meredith Kercher deve essere rifatto. Il Tribunale di Perugia ha sbagliato. La regola di giustizia dice: chi sbaglia paga. Se un ingegnere sbaglia, paga. Se un medico sbaglia, paga. Se un giornalista sbaglia, paga. Gradirei sapere quali provvedimenti punitivi saranno presi a carico degli incapaci giudici di Perugia. O la magistratura è la casta degli eterni impuniti, quelli che non pagano mai per i loro errori?
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La mia opinione è che i magistrati dovrebbero rispondere dei loro errori, anche personalmente, se li hanno commessi con dolo o colpa grave. Questo prevedeva anche una legge derivante dal referendum che con schiacciante maggioranza aveva sancito la responsabilità civile delle toghe. La legge rimase nella sostanza inapplicata, ed è un male. Ma criminalizzare i magistrati perché una loro sentenza è stata riformata o ribaltata in un successivo grado di giudizio mi sembra sbagliato. Di queste contraddizioni della giustizia ci si accorge soprattutto quando riguardano le causes célèbres, come quella per l'uccisione di Meredith. L'altalena tra assoluzione e condanna sconcerta i cittadini. Ma i processi indiziari si svolgono tutti sul filo del rasoio. O l'innocenza o la colpevolezza. A una Corte d'Assise gli indizi possono sembrare convergenti e convincenti a tal punto da legittimare la condanna, a un'altra possono sembrare insufficienti. L'opinione pubblica si divide in due partiti. Ho vissuto il fenomeno seguendo, come cronista, famosi casi giudiziari del secolo scorso (tra gli altri Montesi, Fenaroli-Ghiani). Mi è parso in generale che le sentenze fossero sensate. Di alcune ho deplorato il partito preso, non una volontaria, e punibile, violazione della legge. Voglio qui ripetere una riflessione che più volte ho fatto.

Se il cambiamento d'una sentenza dovesse comportare sanzioni per chi della sentenza cambiata era responsabile, la corporazione dei magistrati ricorrerebbe a un espediente molto semplice per evitare ai colleghi ogni guaio. Le basterebbe confermare sempre le sentenze precedenti, anche se ritenute immotivate o cervellotiche. Gli appelli sono fatti per correggere gli errori. Che sono cosa diversa dal dolo e dalla colpa grave.

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