la stanza di Mario CerviI politici si danno una spazzolata, ma c'è molto da pulire

Mentre non si arresta la catena di suicidi per la disperazione e l'avvilimento di non avere le risorse per sopravvivere, non arriva una parola, un fattivo gesto di solidarietà da parte della opprimente, costosissima piramide burocratica (Quirinale, Parlamento, apparati ministeriali, giudiziari etc,etc). Un minimo senso del pudore avrebbe dovuto obbligare costoro a ridursi immediatamente appannaggi, vitalizi, stipendi, privilegi di gran lunga multipli degli analoghi corrisposti da tutte le altre nazioni civili, optando almeno di essere retribuiti con titoli di Stato ed evitando all'Erario la corresponsione a fine di aprile di oltre 3 milioni di euro per circa 600 ex parlamentari.
Bogliasco (Genova)

Caro coetaneo Lauro, lei, e come lei innumerevoli cittadini della Repubblica italiana, deplora - deploriamo - gli abusi, i privilegi, gli sperperi di una casta arrogante. Ancor più indecenti e insopportabili, gli abusi, i privilegi e gli sperperi, mentre la gente comune soffre, si dispera, si uccide. La pentola di questo annoso malaffare ammantato di legalità avrebbe dovuto essere scoperchiata prima, c'è stata troppa indulgenza e troppa impudenza. Su un punto la sua diagnosi m'ispira dei dubbi. Lei lamenta che a chi soffre non arrivi una parola o un fattivo gesto di solidarietà da parte della piramide politica e burocratica. In verità parole ne sono sempre arrivate e ne stanno arrivando ora con abbondanza. Si assiste perfino a qualche tagliuccio alle spese. Finalmente la classe politica si è resa conto di quanto il Paese la odi. Sì, qualcosina - troppo poco e troppo tardi - si muove. Ma si muove soltanto al livello dei politici, consapevoli di quanto la gente li disprezzi. L'apparato burocratico è invece insensibile a ogni grido di dolore, i superpagati dipendenti del Parlamento - tutelati da una miriade di sindacati che praticano il corporativismo nelle sue forme più odiose, si ribellano a ogni cenno d'austerità, passacarte di terz'ordine, se ben sistemati, guadagnano più d'un direttore di banca o d'uno scienziato di talento. I fancazzisti coperti d'oro hanno mosso le loro potenti pedine per impedire che sia data una regolata al Bengodi dei Palazzi.

La pulizia nelle stanze del potere politico - azione sacrosanta - mi pare abbia avuto un qualche avvio. Ma la pulizia nella giungla delle pensioni d'oro, delle indennità varie, delle ricche consulenze, delle sinecure con auto blu, mi pare non sia neppure cominciata.

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