PAROLA_LETTORI

la stanza di Mario CerviLa crisi ucraina non scatenerà la terza guerra mondiale

Gentile Cervi, gli ultimatum dell'Unione Europea “lanciati” contro Putin sembrano le palline di carta lanciate dai bambini a scuola. Non fanno male, danno solo piccoli fastidi. E mentre l'Europa fa finta di strepitare e guarda preoccupata ai termosifoni di casa, Mister Obama incontra il Presidente dell'Ucraina e non sa come bloccare la deriva verso Mosca della Crimea. Può bastare il pensiero che sono trascorsi ben settant'anni dall'ultima guerra mondiale? Oppure si riaffaccia l'incubo dell'ex Jugoslavia? Attendo un Suo parere.
Livorno

Caro Pesce, se il suo riferimento ai quasi settant'anni trascorsi dalla fine della seconda guerra mondiale vuol sottintendere l'imminenza d'una terza non sono d'accordo. La crisi ucraina è seria, ma non è, l'ho già scritto, né una Sarajevo né una Danzica. L'Europa, scrive lei, lancia palline di carta, dimostrando una volta di è più la sua impotenza di gigante economico e culturale e di nano militare. Ma anche gli Usa si limitano a parole e a minacce di ritorsioni forse fastidiose per Putin ma di sicuro non determinanti. A sua volta Putin si muove con la spregiudicatezza arrogante che lo disingue, ma non è dissennato. Gli argomenti posti sul tavolo dai due opposti schieramenti sono solidi. È ingiusto il ridurre la rivolta di Kiev a un contrasto di grandi interessi finanziari. Quei giovani hanno combattuto -e alcuni sono morti- perché vogliono l'Ucraina in Europa e perché- come i polacchi- odiano il potere russo. D'altro canto ritengo sia doveroso riconoscere -nel tanto parlare di autodeterminazione dei popoli- che la Crimea è russa di lingua e di sentimenti. Finita in Ucraina per una leggerezza di Kruscev, sotto la Russia vuole tornare. Da signor nessuno mi azzardo a dire che uno scambio (l'Ucraina con l'Europa e la Crimea alla Russia) sarebbe forse la migliore soluzione. Mi sembra che l'alternativa sia una spartizione dell'Ucraina. E so quali e quanti ostacoli -anche armati- si frappongano a un qualsiasi accordo.

Che potrà essere buono o cattivo ma a mio avviso non sfocerà on una terza terrificante replica della guerra mondiale.

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