la stanza di Mario CerviPutin non è né un vero liberale né uno spietato dittatore

Ho letto con sgomento misto a rabbia la notizia della prossima apertura a Milano di un Club Forza Silvio dedicato a Vladimir Putin. Sono pazzi? Quale rivoluzione liberale vogliono fare intestando un club a un dittatore sanguinario ex capo del Kgb che è responsabile diretto dei morti ammazzati in piazza Majdan che hanno liberato pagando col sangue una parte della loro terra e che vogliono come noi italiani libertà? Una cosa fu il tentativo di portare la Russia nella NATO, altro è intitolare un club liberale e liberista a un oligarca comunista guerrafondaio.
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Ho saputo che Forza Italia sta inaugurando un club intitolato a Vladimir Putin. Niente da ridire trattandosi dell'unico vero statista del mondo, un bel po' di gradini sopra euroburocrati, camerati germanici vestiti a festa e politicanti da operetta bravi solo negli slogan. Sicuramente chi ha avuto quest'idea l'ha pensata bene.
Fabrizio Cortona
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Cari amici in disaccordo, non credo proprio che Vladimir Putin meriti la definizione di «dittatore sanguinario», e nemmeno che meriti la definizione di «unico vero statista del mondo». Putin non è un tiranno crudele. Putin ha della democrazia una concezione in larga misura accettabile, ma la pratica con metodi d'impronta zarista o stalinista. Mi astengo dall'insistere sui trascorsi di Putin nel Kgb perché non amo il rimestare colpe e responsabilità remote. Lo considero spregiudicato e intelligente. Uno di quegli uomini, come diceva Bismarck, che non fanno la storia: ma che sono capaci, se sentono frusciare accanto a loro il mantello della storia, d'afferrarlo. Uomo di potere, che può punire con anni di carcere chi gli si mette contro, come l'oligarca Khodorkowski -ma che è presidente russo con largo consenso popolare. Unico vero statista mi sembra un'esagerazione; se il metro per giudicare l'azione d'un politico è il successo Angela Merkel, odiatissima da tanti, merita una posizione d'eccellenza. Ho ammirazione per Putin.

Ma non mi sembra il tipo adatto per dare il suo nome a un club d'ispirazione liberale. Dovessi scegliermi un nemico, preferirei trovarlo in uno dei «politicanti da operetta» da Fabrizio Cortona ridicolizzati piuttosto che in Putin.

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