la stanza di Mario CerviSi può criticare l'Italia, ma senza escandescenze antistoriche

L'Italia è uno Stato senza orgoglio, nato e unificato con comportamenti da banditi, avendo rubato il Regno ai Borboni e Roma al Papa! Ci meritiamo di essere servi dell'Europa e della nostra irrimediabile tendenza a odiarci l'uno con l'altro e a fare guerre civili (Brigantaggio e Resistenza). Lo vediamo, poi, con il problema dell'immigrazione! Gli stranieri sanno di avere di fronte un popolo(?) informe e ne approfittano! Colonizzati dagli stranieri con i soldi e invasi dagli stranieri morti di fame! Ce lo siamo cercato!
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Caro Francalanza, mi pare d'aver capito che lei non ha una buona opinione dell'Italia. Non l'ho nemmeno io, ma con motivazioni e con termini molto diversi dai suoi. Questo nostro Stato avrebbe dimostrato orgoglio rinunciando all'Unità? La colpa di Garibaldi è d'avere conquistato, non rubato, il regno dei Borboni? (o Borbone, come preciserà senza dubbio qualche puntiglioso nostalgico). Davvero dobbiamo buttar via lo straordinario progresso economico e sociale che l'Italia ha realizzato nei decenni successivi alla catastrofe della sconfitta fascista? Forse non valeva la pena che io replicassi al suo accanimento fanatico. Una cosa tuttavia le consiglio. Vada in uno degli Stati sudamericani - ultimo il travagliato Venezuela - verso i quali s'incanalò nel dopoguerra una nostra forte emigrazione.

Molti italiani di laggiù fanno la coda ai consolati per riavere il passaporto e la cittadinanza italiani, nella speranza di tornare. Eppure non hanno per meta gli splendori borbonici o papali. Hanno per meta quest'Italietta secondo lei spregevole. L'ho spesso in uggia anch'io. Ma senza escandescenze antistoriche.

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