La Costituzione italiana è certamente una Costituzione moderna, ma mostra inevitabilmente i suoi anni e ha bisogno in alcune sue parti di essere modificata o completata. Purtroppo sembrava che le modifiche costituzionali potessero apportate da questa legislatura, che è partita con buone premesse, ma i buoni propositi riformatori mi sembra che non verranno realizzati nemmeno questa volta.
Lido di Ostia - Roma
Succede anche per la Costituzione ciò che succede per i problemi economici italiani. Tutti o quasi tutti d'accordo, quanto all'economia, sui mali da curare e sulla necessità di misure urgenti (scrivendo quasi tutti d'accordo escludo ovviamente i grillini che per risanare le finanze pubbliche hanno ricette attinenti al manicomio più che alla dialettica tecnica e politica). Ma quando si passa al concreto emergono difficoltà, distinguo, contrasti, e così le cure da cavallo che occorrerebbero diventano tisane inefficaci. Le parti della Magna Charta repubblicana che andrebbero rifatte o corrette sono arcinote. I difensori a oltranza della Costituzione sono pochi, i più riconoscono che una buona rinfrescata sarebbe salutare. Ad esempio avviandosi qualche forma di presidenzialismo, decretandosi la fine del bicameralismo perfetto e per questo imperfettissimo, attuandosi finalmente la drastica riduzione del numero dei parlamentari. Ma pure qui, se si arriva al sodo, emergono le polemiche.
Forse non c'è nemmeno tanta voglia di cambiare, e la lentezza procedurale delle modifiche alla Costituzione dà una mano, magari anche due,ai fautori dell'immobilismo. Magari deprecato con dichiarazioni veementi ma sotto sotto ritenuto il minore dei mali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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