Stasera a Genova il Milan senza Pirlo va a caccia di gol

In dubbio anche Gilardino. Ancelotti: «Ritroveremo la strada della porta»

Gian Piero Scevola

Dopo tre pareggi consecutivi in bianco, la fame di gol del Milan è tanta e questa sera, a Genova, i rossoneri cercheranno di esorcizzare questa mancanza di segnature. Con Carlo Ancelotti che mette però tutti sul chi va là: «Non sarà una partita facile. La Samp è la squadra che ci ha creato più problemi di tutti l’anno scorso, prendendoci cinque punti su sei. Ha ottimi giocatori ed è molto ben organizzata, come tutte le squadre di Novellino. Per noi non è comunque l’ultima spiaggia, perché ci sono ancora tante partite». Non preoccupa Ancelotti invece la carenza di gol: «Non sono preoccupato per l’attacco, riusciremo a trovare la strada del gol. Non torneremo sul mercato perché abbiamo quattro buoni centravanti, tutti giovani, a parte Inzaghi, con ottime possibilità di crescita e Gilardino per me ha già fatto il salto di qualità, non ha niente da dimostrare a nessuno». Proprio l’ex parmense è in dubbio: ha un problema alla schiena e potrebbe partire dalla panchina lasciando spazio a Oliveira.
A dare la carica alla squadra ci pensa anche l’amministratore delegato Adriano Galliani che assolve i rossoneri per il digiuno dal gol. «Può capitare e mi sembra anche una cosa normale», afferma Galliani. «Ricordo però che in queste ultime tre partite abbiamo anche segnato due gol regolari. Lasciamo da parte il rigore non datoci a Livorno, ma se quei due gol ci fossero stati dati, non ci sarebbero state le critiche attuali. Col Siena poi il migliore in campo è stato il loro portiere: io mi arrabbio quando non creiamo le occasioni. Poi ci sono periodi nel calcio in cui le tue grandi occasioni non si trasformano in gol». L’ad rossonero tende anche una mano a Gilardino che fatica a trovare la via del gol: «Fra poco la palla che esce a fil di palo a Lens e quella che picchia sulla parte bassa della traversa ed esce a San Siro, si tramuteranno in gol».
Galliani torna anche sul caso Ronaldinho che in estate sembrava essere uno degli obiettivi del Milan per colmare il vuoto lasciato da Shevchenko e sull’argomento è perentorio nell’applicare la morale evangelica: «Noi non vogliamo fare ad altri quello che non vogliamo venga fatto a noi. Ronaldinho è assolutamente a tutti gli effetti, e resterà, un giocatore del Barcellona. Basta, nessuna azione di disturbo. Il Barcellona non ha alcuna intenzione di privarsene e non esiste alcuna trattativa».
E mentre Ancelotti tesse le lodi per Andrea Pirlo («Merita il Pallone d’oro»), oggi però a riposo in quanto infortunato, Galliani va oltre: «I milanisti in corsa per il Fifa World Player sono cinque e non quattro, perché oltre a Kakà, Nesta, Gattuso e Pirlo, anche Shevchenko è stato con noi fino al 30 giugno. E noto anche che la stragrande maggioranza dei nominati viene dai campionati italiano, spagnolo e tedesco».

Galliani riserva anche una battuta alla nazionale: «Girano strane leggende in base alle quali il Milan sarebbe stato nervoso per gli impieghi dei giocatori in azzurro. Assolutamente no. Il calendario lo conosciamo, è intenso e fatto di coincidenze, sia per noi che per l’Inter».

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