Sono passati sette anni dalla morte di don Luigi Giussani, il fondatore di Comunione e liberazione e nel movimento cresce l’attesa della sua beatificazione. E già stasera, in occasione della messa che il cardinale Angelo Scola celebrerà in Duomo per il settimo anniversario della morte, potrebbe essere dato l’annuncio dell’inizio della prima fase del processo. A dire il vero se ne parla già dal 2010, quando di anni ne erano trascorsi cinque, il minimo previsto per far partire le procedure. Ci sperano a ogni anniversario i devoti di don Gius, il sacerdote educatore che nel 1954 lasciò una prestigiosa cattedra di teologia per insegnare religione al liceo classico Berchet.
Secondo tradizione, sarà l’arcivescovo a celebrare la Messa di questa sera alle 21 in Duomo. Un debutto per il cardinale Scola, che ha conosciuto personalmente don Giussani, dopo sei anni in cui è stato il suo predecessore, Dionigi Tettamanzi, a ricordare il fondatore di Cl che tanto seguito ha in tutto il mondo. Come sempre, infatti, le messe di suffragio saranno celebrate un po’ ovunque, da Amman a Vilnius, da Mosca a Bogotà, da Madrid a Johannesburg a Vienna.
La grande novità di quest’anno, che riaccende le speranze dei devoti di don Giussani, è la Messa che il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, celebrerà domenica 4 marzo nella Basilica di San Pietro.
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