Cultura e Spettacoli

Stasera torna in onda «La bustarella» la madre di tutti gli «affari» da quiz

Andenna: «In giugno mi ha chiamato l’editore di Antenna 3, Parenzo: sei pronto a ricominciare? Fossimo in Usa Bonolis non la passerebbe liscia»

Luigi Mascheroni

Lo slogan, come quello della settimana enigmistica, è «Sempre imitato e mai raggiunto». Di una trasmissione cult si può copiare il format, ma non lo spirito: per questo, bisogna farla rinascere. Esattamente ciò che accade alla Bustarella, il più cult di tutti i programmi cult: Silvio Berlusconi, che di televisione se ne intende, una volta disse: «La Bustarella? È la cro-magnon delle tv locali». L’aggettivo più speso, quando si ricorda quell’avventura - andata in onda su Antenna 3 dal 1978 al 1984 - è «indimenticabile». Per lo storico conduttore, Ettore Andenna, si preferisce «inimitabile».
L’«inimitabile» in queste ore è alle prese con cavi, cavetti, microfoni e alberi della cuccagna: la sua Bustarella riparte stasera, ore 20.30, in diretta, come sempre - ovvero come 22 anni fa - su Antenna 3: ogni sabato, per 34 puntate, da qui fino a giugno dalla Lombardia al Triveneto, dal Piemonte all’Emilia Romagna, dalla Liguria a un pezzo di Marche e Toscana.
Ettore Andenna, allora: dove eravamo rimasti? «Eravamo rimasti che per anni la gente mi ha chiesto: “Ma che fine hai fatto?”. Vaglielo a spiegare... Poi, il 13 giugno, giorno del mio compleanno, mi telefona Sandro Parenzo, il patron del gruppo di Antenna 3 e mi dice: “Ettore, ti va di rifare la Bustarella? Stessa idea, nuove tecnologie”. Sono saltato in macchina e sono andato da lui».
Fedele al principio che il buon editore televisivo parla poco, va in televisione ancora di meno e non fa mai politica, Parenzo non ha detto nulla. Ha solo mandato in onda alcuni promo nei giorni scorsi: niente annunci, niente conferenze stampa. Ma il tam tam degli affezionati è partito: via blog e via telefonino. «Ho il cellulare che frigge: mi chiama gente che non sentivo da vent’anni e che vuol sapere se è vero...». E allora, è vero? «Sì, certo. Non abbiamo detto nulla perché vogliamo vedere come reagisce la gente, anche se dalle prime impressioni sembra benissimo. Telefonano persone che vogliono fare il pubblico, gruppi di amici che hanno già pronta la squadra per giocare, gli inserzionisti per gli spot...».
Andenna è caricatissimo, l’esilio è finito. E per una volta non si vince andando avanti, ma tornando indietro. «Ci crede? Molti dei tecnici che ho trovato negli studi di Antenna 3, qui a Castellanza, sono gli stessi che avevo allora. Erano ragazzini e adesso sono brizzolati. Il regista invece è un giovanissimo: Domenico Passidomo, che io ormai chiamo Mimmo Perdisonno perché è tre giorni che non dormiamo, dobbiamo finire tutto: ci siamo». Meglio, ci ri-siamo: «Ma pensi solo al sabato sera, quando andiamo in onda noi. Se a uno non piace il ballo o gli è antipatica la De Filippi, cosa fa? Quello che faccio io, va da Blockbuster. Ecco perché dopo 22 anni credo ancora nella mia trasmissione». Veramente ci hanno creduto in molti ultimamente, viste le scopiazzature. «Piersilvio Berlusconi, due settimane fa, mentre Rai e Mediaset litigavano per la primogenitura di Affari tuoi, ha detto che tutti questi programmi sono copiati dalla Bustarella. Bonolis ha così da dire che le idee sono nell’aria. Sta di fatto che in Francia o negli Usa lo avrebbero fatto blu. Da noi invece, dove non c’è difesa del diritto d’autore, si può fare tutto...».
A volte ritornano. Stasera torneranno le squadre dei comuni - si sfidano anche Marnate e Malnate... -, i quiz, i giochi in piscina, gli spogliarelli effetto ombre cinesi, l’elezione della miss. «Cosa vuole, di giochi ne ho più di cinquecento, tutti diversi. Dal ’78 all’84 ne ho fatte 263, di puntate...».

Stasera va in onda la 264esima: la cro-magnon delle tv locali, nel panorama televisivo odierno, farà la figura dell’homo sapiens sapiens.

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