Roma - Gli altri firmano, Brunetta si scusa con Epifani, ma il segretario della Cgil non si stanca mai del braccio di ferro. Il ministro della Funzione pubblica, entrando a Palazzo Chigi per il tavolo sul protocollo per il rinnovo del contratto degli statali, chiede scusa al leader della Cigl per il virgolettato offensivo riportato in un'intervista ("Chi se ne frega se la Cgil non firma"). Dal leader che arriva dal palco dello sciopero della scuola, acclamato dai manifestanti per le strade del centro, nessuno sconto al governo sulla trattativa. Mentre le altre organizzazioni sindacali siglano l'accordo con il governo: il sì a Brunetta è arrivato da Cisl, Uil, Ugl e Confsal. Epifani resta sulla linea dura. "Ci dispiace che Cisl e Uil abbiano fatto questa scelta che non ha precedenti nel settore pubblico. È una scelta e un errore che non resterà senza conseguenze: un'ulteriore divisione in una giornata che doveva essere di grande unità".
Soddisfatto Brunetta "Nuntio vobis gaudium magnum" annuncia così Brunetta la firma del protocollo da parte di governo, Cisl, Uil, Ugl, Confsal e Usae. Aggiungendo che si tratta "di un grande risultato che ci consente ora di procedere con i singoli comparti.«Io sono per avere tutte sigle a firmare un contratto, se si può. Se non si può, si fa avanti con chi firma". Poi ha commentato il no della Cgil. "Il contratto va fatto, - aggiunge Brunetta - i lavoratori ne hanno diritto. Il sindacato è libero di non accettare ma dovere del governo è andare avanti". Inoltre, aggiunge, "con questi chiari di luna distribuire 6 miliardi è doveroso".
Niet di Epifani Il leader della Cgil ribadisce il giudizio negativo sulla bozza di Brunetta per il rinnovo del contratto degli statali. In apertura del confronto a Palazzo Chigi, Epifani ha sottolineato: "Confermo l’opinione negativa" aggiungendo che con la proposta del governo "viene recuperato solo un terzo di quanto perso con l'inflazione e il mancato recupero del fiscal drag". Il leader della Cgil ha aggiunto che: "Non c’è nessuna garanzia per la restituzione del mal tolto e niente per i precari". Poi l'organizzazione annuncia un nuovo stop. La Fp-Cgil conferma gli scioperi regionali del 3, del 7 e del 14 novembre e si prepara a uno sciopero generale nel pubblico impiego con manifestazione nazionale a Roma all'inizio di dicembre. "Iniziamo le procedure per lo sciopero generale" ha detto il segretario generale, Carlo Podda.
Il piano del governo L’aumento per il rinnovo del contratto dei lavoratori statali è pari a circa 70 euro lordi mensili e c’è il recupero in Finanziaria dei tagli al fondo unico di amministrazione, nonché l’impegno a recuperare anche alcuni tagli al trattamento economico accessorio, conferma Brunetta. I tagli al fondo unico sono pari a circa 200 milioni, mentre quelli per la produttività contenuti in leggi speciali ammontano a circa 500 milioni. Quindi il governo assicura ai dipendenti pubblici il "totale ripristino del salario accessorio", vale a dire le risorse tagliate dal decreto Tremonti, a partire dal primo gennaio 2009. "A giugno - ha detto Brunetta secondo quanto riferiscono fonti presenti alla riunione - i lavoratori recupereranno in un'unica tranche la decurtazione dei primi 6 mesi del salario accessorio.
Prima era mensile - ha ricordato - nel 2009 sarà semestrale". Complessivamente, secondo quanto detto più volte dal ministro, dal prossimo anno nella busta paga dei lavoratori dovrebbero arrivare 6 miliardi in base al protocollo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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