Gli Stati canaglia del Mediterraneo

Eliana Biagini

Appuntamento oggi alle ore 15,45, presso la sala consiliare della Provincia di Savona con il Circolo degli Inquieti, associazione culturale, nota per il conferimento del premio «l'inquieto dell'anno» che, con il patrocinio della Provincia, organizza un incontro politico-culturale sul tema: «Stati canaglia del Mediterraneo?», a cui partecipano, oltre al Presidente del circolo, Elio Ferraris, all'assessore provinciale alla Cultura, Carlo Scrivano, e a Giovanni Assereto, docente universitario di Storia Moderna, quattro autorevoli esperti di politica internazionale.
Maurizio Cabona, giornalista e critico cinematografico de «Il Giornale», il parlamentare europeo Giulietto Chiesa, il giornalista e scrittore Massimo Fini e l'ambasciatore di Serbia e Montenegro presso la Santa Sede, Darko Tanaskovic illustrano e si confrontano sulla situazione politica in atto e la possibile evoluzione, che riguarda una fascia della terra che, nella panoramica internazionale, è oggi abbastanza trascurata. «Nell'area balcanica, infatti, sembrano silenziosamente addensarsi situazioni di rischio, mentre l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale è, comprensibilmente, concentrata su altre aree geopolitiche» dichiara Elio Ferraris, che assicura non solo l'autorevolezza, ma anche la pluralità di opinioni politiche e di ruolo dei relatori invitati.
Al centro dell'analisi del convegno si pone la preoccupazione del coinvolgimento del nostro Paese, a causa della sua posizione geografica, nelle tortuose vicissitudini del Mediterraneo e del Golfo Persico, in cui si focalizzano le tensioni più acute. Kosowo, Bosnia, Montenegro ed Albania sono i territori che destano maggiori inquietudini. Sul primo, su cui il terrorismo e la criminalità incombono massicciamente, viene gettato l'allarme, per via di un possibile riconoscimento di indipendenza internazionale. Analizzando la situazione negli altri territori, Elio Ferraris afferma: «La Bosnia resta il principale brodo di cultura del fondamentalismo islamico in Europa. Vi sono confluiti i reduci dell'Afghanistan; si sono addensate e hanno combattuto le generazioni successive di guerriglieri, confluite da mezzo mondo islamico. Fenomeno locale?» s'interroga. «No.

C'era la Bosnia nei curricula degli attentatori di New York, Bali, Madrid, Londra. Quanto al Montenegro, che ha sancito la sua secessione dalla Serbia, è sufficiente ricordare che il Capo del governo di quel Paese è ricercato dalla magistratura italiana».

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