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Stati Uniti Dalla Casa Bianca ultimatum a Toyota

Barack Obama ha messo in guardia Toyota e le altre case automobilistiche affinché agiscano in fretta per risolvere eventuali difetti. È la prima volta che la Casa Bianca interviene sulla questione dopo i problemi legati alla sicurezza e la conseguente crisi di immagine della casa giapponese. Obama si dice convinto che Toyota, che ha scalzato Gm come primo produttore al mondo ed è nel mirino di un’indagine del governo americano, sarà in grado di riparare il danno d’immagine rassicurando i consumatori sull’affidabilità dei suoi veicoli.
Toyoda, dal canto suo, fa sapere di essere pronto a parlare davanti al Congresso Usa, se gli verrà ufficialmente chiesto di farlo. La stessa casa automobilistica, in proposito, si augura che un’audizione dell’amministratore delegato aiuti la compagnia a riguadagnare la fiducia degli americani, dopo i maxi-richiami di auto. La Camera Usa, oltre a Toyoda, intende sentire il 24 e il 25 febbraio anche Yoshimi Inaba, responsabile delle attività giapponesi negli Stati Uniti, mentre il Senato terrà un’audizione su Toyota il prossimo 2 marzo.

A sostegno dell’operazione trasparenza, per convincere i consumatori che le proprie auto sono sicure, Toyota punta a completare la riparazione del 90% delle quasi 450mila ibride richiamate per problemi al software dell’impianto dei freni nell’arco di tre mesi.

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