Gli Stati Uniti d’Europa con quell’incubo della Rai oscurantista

Lo slogan. «Per gli Stati Uniti di Europa». Questo si legge sui gazebo dei Radicali nelle piazze d’Italia. Sul sito invece compare l’altro mantra: «Subito una patria europea contro l’Europa delle patrie».

Gli obiettivi. La campagna elettorale radicale, contraddistinta dagli scioperi a ripetizione per protestare contro il presunto oscurantismo della Rai, è incentrata sulle riforme: del welfare (con i voucher sui contributi e l’innalzamento dell’età pensionabile), delle istituzioni (sistema elettorale anglosassone contro la «partitocrazia») e dell’economia. Su questo riformismo si punterà per superare l’agognato sbarramento del 4%.

Il punto forte. Innanzitutto i Radicali hanno una grande tradizione europeista. In loro favore gioca il disamore dell’elettorato democratico nei confronti del Pd. Apparentati alle Politiche 2008, ora corrono separati. E in molti, come l’ex Ds Franco Debenedetti, delusi da Franceschini, potrebbero votare radicale.

Il punto debole.

Come ogni voto «di protesta», esiste il rischio che il simbolo venga snobbato. Il fatto che l’ultima esperienza della Rosa nel pugno sia stata un buco nell’acqua fa temere il bis. Da vedere se davvero gli italiani - come denunciato da Pannella - neppure sanno che i Radicali hanno una lista.

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