Washington - Adesso è ufficiale. Nell'esercito americano non servirà più il "Don’t ask, don’t tell", il principio che consentiva ai militari gay di prestare servizio purché non dichiarassero la propria omosessualità. Infatti oggi è stata abrogata la certificazione del Dipartimento della Difesa che poneva il divieto di accesso alle forze armate agli omosessuali. È stato Barack Obama tempo fa, esattamente il 22 luglio, ad annunciare, tra le furiose proteste della destra, che i tantissimi soldati gay, lesbiche, bisessuali e transgender potevano finire di nascondere la loro natura sessuale, uscendo finalmente allo scoperto. Una conquista storica del movimento gay americano, grazie al quale si calcola che almeno 13 mila uomini e donne in uniforme potranno uscire da uno stato di semi clandestinità.
Reazioni italiane E in Italia sono arrivate le prime reazione e c'è già chi spera che l'esempio americano possa servire da esempio anche in Italia. "Con una decisione straordinaria l’amministrazione Obama ha cancellato il bando ai militari gay e lesbiche visibili nell’esercito americano". Plaude alla "storica" notizia in arrivo dagli States Paolo Patanè, presidente di Arcigay. Questa è una pietra miliare - afferma Patanè - nella lotta del movimento gay internazionale per la conquista della piena parità. È una decisione di dignità e rispetto che avrà ricadute in tutto il mondo".
Anche Paola Concia deputata del Pd e da sempre schierata in difesa degli omosessuali si è detta soddisfatta della nuova legge americana. "L’abolizione del ’don’t ask, don’t tell’ rappresenta uno degli atti più importanti dell’amministrazione Obama ed è una conquista storica per il movimento LGBT internazionale", ha affermato la Concia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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