La crisi non ferma l'immigrazione e gli stranieri residenti a Genova aumentano. Dal dicembre 2008 alla fine del 2009, sono passati da 42.744 a 45.812 e costituiscono il 7,5% della popolazione genovese. La parte del leone spetta, ancora una volta, agli ecuadoriani che balzano in un anno da 14.788 a 15.533. Seguono, tra le comunità più numerose, gli albanesi (4.885), i marocchini (3.559), i rumeni (3.316) e i peruviani (2.433). Presenza più ridotta, ma pur sempre oltre il migliaio, di cinesi, ucraini, senegalesi e cingalesi. Secondo i dati del Comune, la distribuzione degli immigrati in città sta subendo un progressivo allargamento, partendo dalle zone tradizionalmente più popolate, che riguardano il municipio Centro Est, comprendente il centro storico e la zona di Oregina-Lagaccio, con oltre 9.500 stranieri, pari al 20,8% del totale, il municipio Centro Ovest, zona di Sampierdarena e San Teodoro (poco meno di 9.000 residenti) e la Val Polcevera, dove vivono 6.600 stranieri. Oltre 5mila hanno scelto la Bassa Val Bisagno, tra Marassi e San Fruttuoso, e altrettanti il Medio Ponente, tra Sestri e Cornigliano. Circa 3.500 hanno puntato sulla Media Val Bisagno, che comprende Staglieno, Molassana e Struppa, mentre il Medio Levante, tra Foce, Albaro e San Martino, ne ospita 2.595. Nel Ponente sono oltre 2.200 e il fanalino di coda è il Levante, tra Sturla e Nervi, con 1879 stranieri residenti al 31 dicembre 2009, il 4,1% del totale.
Delle tre comunità più numerose, quasi un terzo degli ecuadoriani vive nel Municipio Centro Ovest, gran parte degli albanesi è concentrata in Val Polcevera e circa un terzo dei marocchini abita nel Centro Est, con grande presenza nel centro storico.Statistiche di Tursi Genova sempre più «capitale» degli extracomunitari
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.