Una statua per Carlà operaia, bufera alle porte di Parigi

Una statua per Carlà operaia, bufera alle porte di Parigi

Pomo della discordia, forse più una spina nel fianco del presidente che un asso nella manica. Carla Bruni, ormai diventata Carlà, torna al centro dei riflettori in Francia. In che modo? Con una statua di bronzo di oltre due metri che un comune alla periferia di Parigi vorrebbe dedicarle e che fa scoppiare una polemica in Francia a pochi mesi dalle elezioni presidenziali. La decisione di erigere il monumento che raffigura la «first lady» francese sarebbe l’occasione per celebrare le operaie, molte delle quali italiane, impiegate in una vecchia fabbrica di lavorazione delle piume. L’idea è del sindaco di Nogent-sur-Marne, Jacques Martin, esponente dell’Ump, il partito di Nicolas Sarkozy. E ha creato stupore e malumore nella cittadina di trentamila abitanti che ospita un’importante comunità di origine italiana.
La statua, che sarà inaugurata a maggio, proprio in concomitanza con il periodo elettorale, scrive il quotidiano francese Le Parisien che rivela la vicenda, è un’opera della scultrice, Elisabeth Cibot, e rappresenterà Carla Bruni vestita da operaia. Toccherà alla città di Nogent-sur-Marne pagare metà del costo dell’opera, 80 mila euro. Gli altri 40 mila euro saranno finanziati dal promotore immobiliare Cogedim.
«È triste per le donne che hanno fatto questo mestiere. Carla Bruni probabilmente ha visto più piume sugli struzzi e nelle sfilate che nelle fabbriche», commenta l’esponente locale del partito socialista, William Geib, al quotidiano parigino. Anche altri esponenti della maggioranza locale si sono detti stupefatti dalla decisione presa dal sindaco: «Questo dettaglio non è stato specificato in occasione del voto del budget», sottolinea Marc Arazi. «È un’idea del sindacato. Hanno chiesto a Carla Bruni - spiega la società Cogedim - che ha subito dato il suo permesso e partecipato ad un servizio fotografico perché l’artista possa essere il più fedele possibile» all’originale.
L’inaugurazione coinciderebbe con il secondo turno delle elezioni presidenziali nelle quali - secondo i sondaggi - non è affatto detto che Sarkozy ce la farà. Eppure, nonostante i proclami sulla sua scarsa voglia di apparire, Carlà non perde occasione per far parlare di sé.
In controtendenza rispetto alle indagini demoscopiche, invece, sono i veggenti francesi, che prevedono la rielezione di Nicolas Sarkozy.

A riferirlo è l’autorevole Figaro, quotidiano vicino al presidente, sempre più criticato (anche al suo interno) per la linea considerata troppo vicina a Sarkozy, che col pretesto della 26/a fiera della parapsicologia, in programma fino al 13 febbraio alle porte di Parigi, cita la testimonianza di diversi addetti ai lavori che danno per certa la rielezione del presidente «al 100%». Già a novembre, il settimanale L’Express aveva parlato di un medium del Burkina Faso che prevede la rielezione di Sarkozy, nonostante i sondaggi diano per superfavorito lo sfidante socialista François Hollande.

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