da Roma
Il nuovo statuto della Banca dItalia va nella giusta direzione, ma potrebbe essere migliorato. Dalla Banca centrale europea arriva il parere sulla «carta fondamentale» della nuova Bankitalia, che non è ancora definitiva in quanto mancano due passaggi fondamentali: lapprovazione da parte dellassemblea straordinaria dellistituto e un successivo decreto del presidente del Consiglio. Passaggi che non saranno immediati, visto che il governo intende modificare alcune parti della legge sul risparmio, che possono avere conseguenze per la nostra Banca centrale (ad esempio, la questione della proprietà, che entro tre anni dovrebbe passare dalle banche azioniste al pubblico).
La maggior parte dei suggerimenti venuti da Francoforte è stata accolta nello statuto, osserva compiaciuta la Bce. In particolare, vanno bene il nuovo sistema di nomina, revoca e durata del mandato del governatore e la maggiore collegialità decisionale allinterno del direttorio. La Banca centrale europea accetta anche il regime transitorio sul mandato ai componenti del Direttorio, in base al quale dal prossimo mese Fabrizio Saccomanni subentrerà a Vincenzo Desario come direttore generale. In base alle stesse norme transitorie, Pierluigi Ciocca lascerà la vicedirezione generale nel marzo 2007 e Antonio Finocchiaro la seconda vicedirezione nellaprile 2009. La Bce suggerisce, tuttavia, di indicare esplicitamente i motivi di eventuale revoca dei componenti del direttorio, diversi dal governatore. Necessita inoltre di «maggiore chiarezza e trasparenza» la procedura di nomina dei tredici componenti del Consiglio superiore.
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