La stella Solis nella notte di mister Europa

Stasera al Palalido la stella cubana dividerà le attese con Lauri, campione continentale

Milano si conferma capitale dei ring d'Italia con una serata che, allestita dalla Opi 2000 in collaborazione con l'organizzazione tedesca Arena Box Promotion, vivrà sul match tra il varesino Giuseppe «The End» Lauri (44 vittorie e 25 ko in carriera a fronte di 6 sconfitte) e l'irlandese Peter McDonagh. In palio c'è il titolo europeo superleggeri, titolo che Lauri ha conquistato - assieme a quello internazionale Wbc - lo scorso settembre per ko tecnico al 7° round ai danni di un altro italiano, Michele Di Rocco.
Il 31enne pugile varesino è un buon atleta, da anni è considerato uno tra i migliori dell'ultima generazione di professionisti italiani e le sconfitte che ha subito in carriera sono arrivate al cospetto di alcuni tra i migliori pugili al mondo, come Ricky Hatton e Junior Witter.
Differente il discorso dello sfidante: Mcdonagh ha un record poco convincente (11 vittorie, altrettante sconfitte e due sole affermazioni prima del limite) ma viene da cinque successi consecutivi, uno dei quali gli ha permesso di conquistare il titolo nazionale irlandese. Non sarà quindi per forza una passeggiata, anche se i favori dei pronostici sono tutti per il campione.
Al di là dell'unico incontro con cintura in palio della serata, per molti il match più interessante della riunione allestita al Palalido sarà quello che vedrà all'opera il peso massimo cubano Odlanier Solis. Un atleta dalla storia particolare: ha fatto perdere le proprie tracce alle autorità cubane durante un soggiorno con la Nazionale del proprio Paese in Venezuela nel dicembre 2006. Portata a termine la fuga, grazie all'incredibile fama che lo precedeva (tre volte iridato tra i dilettanti - nel 2001, 2003 e 2005 - e medaglia d'oro alle Olimpiadi di Atene) non ha tardato a ricevere offerte milionarie per debuttare, finalmente, tra i professionisti del ring. Quindi, dopo aver firmato un contratto con la Arena Box Promotion, ha iniziato la rapida scalata delle classifiche mondiali, impressionando da subito tutti: dal debutto dello scorso aprile ha sbaragliato ogni avversario che s'è trovato contro (6 vittorie, 2 ko al primo round) in una serie incredibilmente ravvicinata di combattimenti.
«Voglio essere il primo cubano a vincere il titolo mondiale dei pesi massimi da professionista. Ho grande rispetto per tutti i miei avversari, ma non temo nessuno. Al Palalido, vincerò sicuramente, regalando al pubblico di Milano grande spettacolo». Il ragazzone cubano ha dimostrato durante la conferenza stampa di presentazione di non avere dubbi sul suo potenziale, né sull'esito del confronto di stasera che, vedendolo opposto all'onesto mestierante ungherese Rajkal, pare in effetti già scontato. Vedremo cosa gli riserverà il futuro: le potenzialità ci sono tutte, di sicuro l'età (è nato nel 1980) e l'esperienza giocano a suo favore.
Tornando al programma di stasera, gli altri incontri vedono il ritorno sul ring di Gianluca Branco in un match di collaudo contro il tedesco Nico Salzman che servirà all'esperto pugile italiano (38 primavere e 42 incontri da professionista) per prepararsi al meglio in vista della sfida già programmata per maggio contro il detentore della cintura europea dei superleggeri, l'inglese Colin Lynes.


L'evento del Palalido sarà aperto alle 20.30 da match preliminari che vedranno coinvolti due giovani pesi piuma (Ciconte e Facente) e Roberto Priore contro l'albanese - di stanza a Como - Laze Suat, sfida valida per la finale della Coppa Italia Professionisti.

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