Stephen King, l'impero del "Re" si allarga ancora

Nuovi libri, serie tv e un progetto in Rete per cui ha chiesto la partecipazione dei lettori. A Hollywood si lavora al remake di "It". E King confessa: "Penso al seguito di Shining"

Stephen King, l'impero del "Re" si allarga ancora

Dal 1974, quando il suo Carrie approdò nelle librerie americane, Stephen King continua a sfidare i suoi lettori, cercando ogni volta qualcosa di diverso che possa stimolare il proprio immaginario e stupire il pubblico. Questa volta, per non oziare durante il periodo estivo lo scrittore ha deciso di proporre ai suoi fans la costruzione di una sorta di impero multimediale. Si chiama infatti Stephen’s Empire il progetto lanciato da qualche settimana sul suo sito ufficiale (www.stephenking.com). «Devo ammetterlo - dice -, dopo 36 anni (prendere o lasciare) passati a scrivere storie mi sento affamato non di cibo ma di potere. Ho così deciso di costruire una sorta di impero virtuale ma ho bisogno del vostro aiuto».
Ma in che cosa consiste la richiesta di Mr King? Il maestro della suspense ha invitato i suoi lettori a mandargli da tutto il mondo immagini di luoghi, oggetti o case che in qualche modo possano essere legati al suo mondo e alle sue opere. Foto che suggerisce di corredare di didascalie: «perché le didascalie sono spesso ciò che rende buona una foto. Un po’ come la salsa di cioccolato su una coppa di gelato guarnita, o un dente affilato per un vampiro o un reggiseno di pizzo nero indossato da Lady Gaga». E mentre migliaia di immagini stanno piovendo al suo indirizzo, i più si chiedono che cosa partorirà questo strano progetto: un libro fotografico, un nuovo romanzo on line, un concorso a premi, o semplicemente una nuova sfida creativa? King, intanto si diverte a commentare, come in uno spiritoso diario di viaggio, le immagini inviate suggerendo: «continuate a mandarmi immagini, vi prego, il mio impero ha bisogno di ingrandirsi!!!».
È divertente vederlo corredare l’immagine di una gigantesca fornace speditagli da un fan con una fulminante battuta: «Ecco un luogo perfetto per Twilight!» (saga da lui particolarmente odiata). Oppure l’immagine di un supermercato supereconomico chiamato King, commentata così: «con prezzi così bassi, questo posto mi fa davvero paura!». O due ingressi di autostrada la cui didascalia suggerisce «siete pregati di evitare di cercare morti da queste parti».
Mentre l’Impero di King cresce a dismisura, anche la presenza di nuovi titoli kinghiani in libreria e di progetti televisivi e cinematografici è inarrestabile. È già disponibile il quarto volume antologico della graphic novel ispirata al ciclo della Torre Nera, intitolato La caduta di Gilead (Sperling& Kupfer), con tavole di Jae Lee e Richard Isanove, e per il 2 settembre è annunciato il primo dei quattro albi che comporranno La Battaglia di Jericho Hill (Panini Comics). Questo episodio culminante della prima parte della serie fantasy ha per scenario la collina di Jericho Hill, dove si combatte l’ultima battaglia fra il Bene e il Male e dove il pistolero Roland Deschain dovrà affrontare migliaia di Lenti Mutanti e le terribili armate capitanate dal Re Rosso. In autunno è prevista l’uscita mondiale della raccolta di novelle Full Dark, No Stars (in Italia uscirà in novembre da Sperling&Kupfer con il titolo Notte buia, senza stelle, nella traduzione di Wu Ming 1) , destinata a rinnovare i fasti di un classico come Stagioni diverse. Quattro storie che l’editore Simon&Schuster rivela essere intitolate 1922, Big Driver, Fair Extension e Good Marriage e che avranno per protagonisti rispettivamente: l’uxoricida Wilfred James, la scrittrice di mistery Tess che si perde per strada cercando di andare a un incontro dell’ultimo minuto in un book club, il malato di tumore Harry Streeter che stringe uno strano patto col diavolo e Darcy Anderson che scopre il terribile segreto nascosto per anni nel garage di casa da suo marito dentro a una scatola.
Sul fronte televisivo va segnalato che dal 9 luglio il canale satellitare americano Syfy ha lanciato la prima stagione del serial Haven ispirato, nelle intenzioni degli autori, al noir Colorado Kid. In realtà Sam Ernst e Jim Dunn hanno costruito un plot ispirato solo vagamente per l’ambientazione e certi personaggi della storia originale di King e propongono le investigazioni dell’agente FBI Audrey Parker che indaga su uno strano omicidio accaduto nella cittadina di Haven dove scoprirà che tutti gli abitanti sono dotati di poteri sovrannaturali che si manifestano soltanto nel loro paese. Se positivi sono stati i riscontri di pubblico ottenuti dai primi quattro episodi di Haven, è invece naufragato definitivamente il progetto di J.J. Abrams e Damon Lindelof (ai quali King stesso pare avesse proposto un interessante spin-off di Lost) di realizzare un adattamento su grande schermo del ciclo della Torre Nera. Progetto prontamente affidato, almeno per il momento, alla Imagine Entertainment e alla Weed Road Productions che hanno reclutato lo sceneggiatore Akiva Goldsman e il regista Ron Howard (reduci dal successo di Angeli e demoni) che dovrebbero realizzare una prima pellicola e successivamente ipotizzare uno sviluppo di serial televisivo dei sette romanzi kinghiani che compongono il ciclo.


Fervono a Hollywood anche i lavori di sceneggiatura per i remake di It e Pet Sematary e in occasione del ritiro del Public Library Literary Award, assegnatogli nel maggio scorso, King ha ammesso pubblicamente: «mi piacerebbe scrivere un seguito di Shining, ma anche un altro libro della saga della Torre Nera, così come mi piacerebbe camminare sulla Luna, ma non so se farò anche quello». Una cosa è certa: l’Impero di Stephen è ormai sconfinato.

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