«La sterlina? Un assegno circolare»

Per investire bisogna sempre essere pronti ad assumersi dei rischi, soprattutto quando si acquistano delle azioni. Ecco perché chi vuole trascorrere un’estate tranquilla, al sicuro dai possibili marosi delle Borse, può valutare anche l’alternativa dell’oro, da sempre il bene rifugio per eccellenza. I modi sono sostanzialmente due: comprare monete e lingotti oppure affidarsi a specifici Etf legati al biondo metallo. Si tratta di fondi passivi, scambiabili in Borsa come le azioni, ma che non possono trasmettere quel senso di sicurezza che nasce dal tenere tra le mani il proprio “gruzzolo” aureo.
«In vista dell’estate consiglio di comprare 50-100 sterline d’oro e metterle da parte, l’investimento richiesto è modesto, compreso tra gli 8mila e i 15mila euro. Poi a settembre sarà possibile valutare se vendere oppure aumentare il proprio impegno, preferibilmente con dei piani di accumulo rateali», spiega Roberto Binetti (nella foto), amministratore delegato della società milanese Confinvest da anni specializzata nel settore.
Perché le monete e non i lingotti?
«La vendita del lingotto è molto più difficoltosa. Le monete inoltre hanno quotazioni ufficiali in tutta Europa e vengono acquistate in contanti con grande facilità».
Che cosa potrebbe accadere all’oro in questi mesi estivi?
«È difficile essere precisi ma sicuramente scommettere sull’oro significa puntare su una forma di investimento molto garantita. Tra qualche tempo è fortemente probabile che l’inflazione rialzi la testa in tutto il mondo e l’oro non potrà che avvantaggiarsene. Senza contare che secondo alcuni analisti americani il prezzo del metallo giallo è destinato in prospettiva ad attestarsi tra i 1.200 e i 1.500 dollari contro i circa 930 attuali».
Su quali monete dovrebbero puntare le famiglie italiane?
«Nell’immaginario collettivo la sterlina è la moneta d’oro per eccellenza, ne sono già state coniate oltre 500 milioni di pezzi. È quindi la più commerciabile, in sostanza è un “assegno circolare”. Tra i vari Paesi europei ci sono inoltre delle differenze di prezzo che è possibile sfruttare: per esempio in Spagna la sterlina d’oro vale da 10 a 15 euro in più che in Italia».
E i marenghi italiani?
«Sono una buona scelta ma non in un’ottica di brevissimo termine come la fine dell’estate.

A chi vuole immobilizzare il proprio denaro solo per l’estate consiglio la sterlina, quanti invece hanno un’ottica di 3-5 anni possono puntare anche sui marenghi italiani e sulle monete americane, a partire da quelle coniate prima del 1933: i cosiddetti dollari «Liberty» e «St. Gaudens».

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