TrapaniStrage della follia. Un quarantenne ha ucciso lex moglie, la figlia di appena 8 anni, lex suocera e lex cognato, poi ha dato fuoco alla casa e infine si è gettato dal quinto piano dellappartamento popolare dove per anni aveva convissuto con la moglie. Le urla che si sentivano per la strada fin dalle 7,30 del mattino erano il preludio della tragedia che si è consumata poco dopo. Nessuno dei vicini, inizialmente, pensava che lennesima lite sarebbe degenerata fino a questo punto. Si erano abituati a queste continue discussioni. Ma stavolta Pietro Fiorentino, 41 anni, ha messo in pratica un piano folle.
La moglie, Stefania Mighali, 40 anni, aveva posto una condizione allex marito dopo la separazione: «Tu cambi e torni a vivere con me». Ma lui era prigioniero del gioco dazzardo e di voltare pagina non ne voleva sapere. In un paio di circostanze aveva anche tentato il suicidio. Ieri mattina, luomo si è presentato nellappartamento della moglie, in via Salemi, intorno alle 4,30. Ancora una volta è scoppiata una lite. Luomo cercava di convincere la donna a ritornare con lui. All'improvviso la situazione si era placata tanto che Fiorentino si era messo a dormire sul divano della cucina. Almeno così sembrava. Invece, stava meditando di sterminare la famiglia. La prima a cadere è stata la moglie che Fiorentino ha strangolato, anche se la donna presentava una ferita da taglio. Poi è stato il turno dellex suocera, Nunzia Rintinella, 77 anni, paralitica, massacrata di botte. Il terzo a perdere la vita è stato lex cognato, Hans Mighali, 55 anni, affetto dalla sindrome di Down. In questo caso, è rimasto soffocato dalle esalazione. Infine, non ha risparmiato nemmeno la figlioletta Daniela, che è stata colpita da una coltellata alladdome. Dopo avere incendiato la casa, luomo si è gettato da una finestra. Un volo di circa quindici metri. Pietro Fiorentino è deceduto sul colpo. A dare lallarme è stata una vicina di casa che ha visto il corpo delluomo sul selciato e il fumo uscire dallabitazione. Immediatamente sul posto si sono portati i vigili del fuoco di Trapani con due squadre, polizia e carabinieri. I vigili hanno raggiunto labitazione: il fumo aveva distrutto già mobili e suppellettili. Ma non immaginavano di recuperare quattro cadaveri in stanze diverse. A dire il vero il cognato respirava ancora, ma i medici hanno provato invano a rianimarlo. Ledificio, che ospita dieci famiglie, per precauzione è stato evacuato. Intorno alle 8,30 in via Salemi si sono ritrovati alcuni familiari di Pietro Fiorentino e Stefania Mighali. Si sono prima ingiuriati e poi si sono picchiati davanti alle forze dellordine che, a fatica, hanno ristabilito la calma.
Secondo alcune testimonianze raccolte dai vicini luomo lavorava saltuariamente portando la pizza a domicilio nelle ore serali. La moglie invece ospitava a pagamento degli anziani. Una vicina, Antonietta Rinaudo, ha raccontato che «poteva essere una strage ancora più grave. Pietro, dopo la separazione, più volte piombava in casa della ex moglie, spesso anche in pigiama». Fiorentino, già in passato, aveva minacciato di morte la moglie. In un caso lo aveva fatto davanti ai carabinieri che erano intervenuti per sedare gli animi tra i due ex coniugi. Unaltra vicina ha aggiunto che «luomo era geloso e la donna non sapeva che fare». Ma purtroppo per lei e per la sua famiglia, la donna non lo aveva mai denunciato. È stato lo stesso procuratore di Trapani Marcello Viola a smentire le voci che la donna avesse presentato una denuncia per stalking ai carabinieri.
Sul fronte delle indagini solo lautopsia, che si svolgerà questa mattina, potrà dire se le vittime sono morte per le ferite o per lintossicazione da monossido di carbonio. La porta, quando sono arrivati i vigili del fuoco, era chiusa dallinterno.
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