Stile Pelagos, solo per mancini e per subacquei

Enrico Sisti

Gli sportivi, o meglio gli appassionati di subacquea, e per la precisione, i mancini, sono stati nuovamente onorati di un modello specificamente studiato per loro. Infatti, Tudor ha realizzato la versione con corona di carica a sinistra, del suo accreditato Pelagos, che, in questa configurazione, può essere indossato sul polso destro, consentendo agevolmente le manovre sulla corona stessa. La Casa ginevrina aveva già prodotto orologi di questo tipo, ad esempio, nel 1981 su richiesta della Marina Francese (ref. 9401). Il nuovo Pelagos LHD (sta per Left Hand Drive), da 42 mm, è stato realizzato in titanio satinato con fondello a vite in acciaio, sul quale è incisa la cifra di riferimento della serie numerata. Gli altri dettagli che qualificano il Pelagos LHD quale subacqueo doc sono: corona in titanio chiusa a vite, lunetta girevole unidirezionale in titanio con disco graduato su scala sessagesimale in ceramica nera (effetto luminescente beige) e profilo zigrinato per un'agevole presa con i guanti della muta, valvola automatica per la fuoriuscita dell'elio al 3 (dispositivo essenziale per preservare l'orologio durante la fase di decompressione). L'impermeabilità è garantita fino a 500 metri, ma è stata sistematicamente testata fino al 125% della sua capacità, ossia fino a 625 metri. Rimanendo in tema strutturale, va aggiunto che il bracciale in titanio è dotato di fermaglio pieghevole in acciaio con meccanismo di autoregolazione a molla, brevettato da Tudor, che ne consente la contrazione in profondità ed il rilascio in corso di risalita (non manca il cinturino addizionale in caucciù). Riguardo al quadrante, nero mat con indici geometrici applicati a luminescenza beige, è percorso dalle ben note lancette «snowflakes», ed il datario al 3 presenta i numeri scritti in colori alterni: i giorni pari in rosso e quelli dispari in nero. Un dettaglio definito «roulette» dai collezionisti, adottato per la prima volta, unitamente alle sfere «snowflakes», nella referenza 7021 del 1969.

Infine, luci sul movimento automatico di manifattura Tudor MT5612-LHD, certificato Cronometro dal COSC, adattamento del calibro MT5601 lanciato nel 2015, in grado di garantire un'autonomia di 70 ore: prevede un rotore bidirezionale, 26 rubini e un bilanciere a regolazione inerziale con spirale in silicio, oscillante a 28.800 alternanze/ora, con ponte passante ad assicurarne la robustezza.

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