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Lo stile di Richmond reinventa l’hippy chic E Marani fonde i due decenni più glam

Soffia un vento dolce sulle passerelle milanesi dove surfando fra immaginazione e realtà, fra spinte Fifties e Seventies, è andato in scena, ieri un delicato quanto intrigante romanticismo. «Leggerezza e femminilità, appartengono a un nuovo modo di intendere il glamour», spiegava John Richmond prima di mandare in passerella una donna contemporanea vista attraverso l'effetto flou che aveva reso celebre le immagini di Sarah Moon. Il lato glam di uno stile che l'inglese più irriverente che ci sia chiama post hippy chic pensando al fascino segreto dei giardini della poetessa Vita Sackville-West e facendo sfilare lunghi abiti di pizzo dal sapore vittoriano, stampe di rose in colori intriganti come il viola e il giallo, e spettacolari completi bianchi pervasi da una luminescente polvere di stelle.
I nuovi pantaloni si dilatano verso il fondo, i bellissimi sandali di pitone hanno tacchi larghi e plateau, gli occhiali da sole sono rotondi e profilati di Swarovski. Una donna a tinte forti si è materializzata anche sulla passerella di Angelo Marani che ha scelto il geranio e il giallo limone, il turchese e il bluette, per infondere energia degli anni Ottanta in una moda dagli spunti anni Cinquanta. Con risultati clamorosamente potenti nel chiodo di paillettes che cambiano colore sotto una carezza, nelle crinoline d'organza portate con camicie di denim, nei mini dress bustier a macro fiori stile Sangallo profilati di paillettes. Irresistibili sono apparsi gli ankle boots di pizzo nero e le borse con stringhe stile guêpière.
Riferimenti, citazioni e intuizioni vengono elaborati in chiave moderna. Lo dimostra Alessandro Dell'Acqua che alla sua seconda prova con la collezione N° 21 - il suo giorno di nascita - ha dimostrato di avere mano felice partendo da materiali basic tipo il popeline bianco ottico e approdando a una serie di modelli dalla doppia anima. La gonna pencil riserva sul retro un taglio che svela il pizzo tono su tono, la maglia a coste rivela un dorso in danzante crêpe de chine, gli abiti da sera di chiffon color nudo oppure corallo si concedono tasche sportive per favorire un'attitudine rilassata. La raffinata eleganza della Ingrid Bergman di «Europa 51» film diretto da Roberto Rossellini e la suggestione di colori tenui come il glicine e il rosa e di stampe gustosamente fané sono il leit-motiv della collezione Gattinoni. Ma a stregare le donne anche la prossima estate sarà la stampa «Planetarium» proposta nella nuova linea beach wear, un motivo che l'anno scorso ha fatto vendere alla maison romana100 mila borse in 90 negozi sparsi per il mondo e conquistare estimatrici altolocate e di gran classe come la regina Rania di Giordania.


Femminilità al cubo anche nella collezione VDP Via delle Perle che inventa infinite combinazioni seduttive: tubini dai disegni grafici, la Tour Eiffel in Swarovski sulle T-shirt, il pizzo nero e bianco nei profili delle lunghe gonne arricciate di sapore hippy, gli abiti da sera con generosi scolli all'americana e il costume da bagno intero con gioco di volant che unisce il reggiseno allo slip.

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