da Milano
Il gigante dei chip italo-francese StMicroelectronics guidato da Carlo Bozotti ha annunciato di aver definito il processo di razionalizzazione di tre dei suoi centri manifatturieri. Nei prossimi due o tre anni, dopo lo spostamento delle produzioni ad altri impianti, Stm ridurrà progressivamente le attività su fette di silicio (wafer) a sei e a otto pollici, rispettivamente in Texas e in Arizona, oltre a quelle di assemblaggio e collaudo a Ain Sebaa in Marocco. Queste misure fanno seguito al completamento di un programma per cambiare la maggior parte della produzione su fette a 6 pollici verso gli stabilimenti di Singapore, meno costosi dal punto di vista operativo, o verso impianti a 8 pollici. Come risultato di questo programma, molti impianti Stm a 6 pollici in Europa sono stati dismessi o convertiti in produzioni a 8 pollici e sono stati così realizzati risparmi per oltre 150 milioni di dollari allanno. La chiusura degli impianti coinvolgerà circa 4mila dipendenti: la società prevede di offrire trasferimenti o incentivi. Le misure secondo stime dovrebbero generare circa 150 milioni di dollari all'anno di risparmio.
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