Nove mesi di squalifica e stagione finita. È un duro colpo per la carriera da calciatore quello che Adrian Mutu deve incassare dal tribunale nazionale antidoping, che dopo il doppio caso di positività alla sibutramina del romeno ha deciso di squalificarlo per nove mesi, togliendone tre però rispetto alla richiesta del procuratore, Ettore Torri. Il giocatore viola, sospeso il 29 gennaio scorso dopo i test positivi susseguenti alle gare della Fiorentina contro Bari (10 gennaio, campionato) e Lazio (20 gennaio, Coppa Italia), potrà ora ritornare in campo solo il 29 ottobre del 2010. In entrambe le gare Mutu aveva segnato: un gol contro il Bari, una doppietta contro la Lazio.
Una mazzata che ha lasciato molto amaro in bocca allattaccante romeno, che a dispetto dei suoi legali, si è detto molto amareggiato. «Non sono contento. Uno stop così lungo per una pasticca lassativa mi sembra davvero eccessivo. È giusto pagare, ma non così tanto». Mutu chiede scusa: «Mi dispiace aver lasciato la Fiorentina in questi mesi, i miei compagni, la società. Con grande dispiacere, potevo essere lì, e invece per una leggerezza non ci sono. Chiedo scusa a tutti, anche ai tifosi». E uno dei suoi manager, Victor Becali, assicura: «Adrian è un uomo di grande carattere. Sono certo che continuerà a giocare a Firenze». I legali del romeno, intanto penserebbero seriamente a non ricorrere al Tas.
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