Stop alla prima seduta Il bilancio non parte perché non c’è il Pdl

Da destra a sinistra, finisce in una gara di battute. «Quando il preside manca il primo giorno, la scuola non riapre neanche» stuzzica Davide Corritore del Pd. Rilancia il leghista Matteo Salvini: «La Moratti? Immagino che fosse impegnata in qualche periferia, se è così non può che farmi piacere». Tant’è, cambia il protagonista ma il film sembra ripetersi. Dopo i continui rinvii al Pgt, ieri è toccato al Bilancio di previsione 2010. La prima seduta del consiglio ieri alle 14.30 non si è neanche aperta per mancanza del quorum: l’opposizione è rimasta fuori dall’aula per verificare la tenuta del centrodestra, ma è mancato giusto un consigliere per fare 31. Tra i 7 banchi vuoti, quello del sindaco Moratti (assenti Altitonante, Malagola, Bozzetti, Garocchio, Gambitta e De Angelis). «Ancora una volta il sindaco resta senza maggioranza, e non su una questione qualsiasi ma sulla sintesi della politica comunale» attacca Francesco Rizzati dei Comunisti Italiani. Il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino affonda: «È una maggioranza priva di guida politica, se il sindaco fosse stato in aula quantomeno avrebbe garantito il numero». Il Pdl lo archivia come un incidente di percorso, anche se c’è chi ammette che «se la Moratti venisse più spesso in aula i milanesi capirebbero meglio quanto ha a cuore la città».
Dopo la falsa partenza, il Bilancio tornerà in aula mercoledì e giovedì prossimo, il presidente Palmeri ha dovuto posticipare a giovedì la scadenza per depositare gli emendamenti. La settimana successiva metterà in calendario altre tre sedute e quella dopo altre 4. E dato che i tempi sono strettissimi - per evitare il commissariamento bisogna votare entro il 30 aprile - la maggioranza non potrà permettersi altri scivoloni, anche perché l’ultima settimana alcuni consiglieri saranno in missione a Shanghai e si alzerà il rischio di finire «sotto» in aula. Il Pd annuncia «qualche centinaio di emendamenti». Una quindicina quelli della Lega, tutti a scapito del festival Mi-To, «propongo di togliere 1,5 milioni a un evento culturale che in tempi di crisi può essere benissimo dimezzato - afferma Salvini -. Indirizzerò i fondi su un fondo anti-usura, uno per i padri separati, la sistemazione di aree verdi come quella di via Appennini, ristrutturazione di asili chiusi e di case comunali, il Centro per l’autismo di via Ovada e un progetto sperimentale dei vigili contro gli abusivi». Il Pdl si concentrerà sul tema disabili e centri diurni a rischio chiusura e restyling o nuove aree gioco per i bimbi. Ma è sulla cedola di 45 milioni attesa nei prossimi mesi da A2a che il Pdl chiederà di fissare già ora 5-6 progetti su cui giocarsi la campagna per il 2011. Sarà tema dell’incontro tra sindaco, capidelegazione e capigruppo in vista del primo Tavolo Pdl per le comunali che si riunirà lunedì. Si discuterà anche della proposta (avanzata dal consigliere Carlo Fidanza e già accolta dal sindaco) di organizzare entro fine mese gli Stati generali di fine mandato.

«Puntiamo su periferie, lavori pubblici, spendere meglio soldi già stanziati per sistemare buche e marciapiedi e accelerare la chiusura dei cantieri - sintetizza Fidanza - e più interventi a sostegno di famiglia e minori». Ma i consiglieri insistono sul coinvolgimento di un membro nel Tavolo Pdl per la ricandidatura.

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