Servono altri 25 milioni di euro per mantenere la struttura commissariale che gestisce lemergenza alla ex fabbrica di cromo Stoppani di Cogoleto. Dopo i 40 già spesi negli ultimi tre anni, servono ancora molti soldi, che dovrebbero arrivare dalla Protezione civile, che tuttavia non sembra propensa a finanziare ulteriormente questa operazione. Le istituzioni locali cercano di sostenere la richiesta del commissario delegato Annamaria Cancellieri e un giorno decisivo per il futuro della ex Stoppani potrebbe proprio essere oggi. Guido Bertolaso, il capo della Protezione civile, è infatti in visita a Genova. Ufficialmente per incontrare i volontari dellantincendio boschivo, ma la situazione Cogoleto è senza dubbio sulla sua agenda. E non è escluso che possa trovare un po di tempo per fare il punto sul nuovo finanziamento.
Anche perché recentemente, proprio dal dipartimento che fa capo a Bertolaso, ci si è posto qualche dubbio sulla necessità di continuare su questa strada per recuperare unarea gravemente inquinata da decenni di sversamenti nel sottosuolo di materiale assai pericoloso. Il dibattito sui risultati conseguiti si è aperto. Anche il Giornale si è occupato di quanto è stato finora fatto (ma anche di quanto non è stato fatto) sotto la gestione del commissario delegato. Su queste pagine sono state ospitate anche le posizioni dellex preftto Cancellieri e di Maria Elena Dagnino Bornacin, consigliere comunale di Cogoleto, che difendevano il lavoro svolto e i risultati ottenuti. Ma che la situazione sia assai controversa lo dimostra proprio questa pagina, voluta fortemente dalla stragrande maggioranza degli operai che lavorano alla ex Stoppani già da prima che la gestione venisse commissariata. Personale che vive ogni giorno il sito e opera a contatto con i macchinari, con i pozzi, con le strutture. Insomma personale che conosce la realtà dei fatti per averla vissuta da anni direttamente sul posto.
Gli operai della ex Stoppani hanno scritto e firmato la lettera pubblicata qui sotto per precisare e controbattere proprio ad alcune affermazioni fatte dal commissario prefettizio sui lavori svolti. E anche sullutilità di continuare a finanziare questa attività che, a loro modo di vedere, sembra più una «guardia al bidone» che un effettivo programma di recupero e bonifica dellarea.
Una lettera-choc, soprattutto perché apparirebbe controproducente per loro che, in prima persona, perderebbero il posto di lavoro, avendo già un contratto in scadenza alla fine di questanno.
La Stoppani è arrivata alla resa dei conti
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