«Ci vediamo costretti a chiedere limmediata applicazione della Cassa integrazione straordinaria per tutto il personale dipendente che non sia strettamente necessario allattività di mantenimento in sicurezza del sito». Chiude così la lettera di Giuseppe Bruzzone, il liquidatore della Stoppani, a Giancarlo Viglione (e per conoscenza a tutti gli enti interessati), commissario delegato del governo. Tutti a casa. Quasi tutti gli ultimi dipendenti ancora al lavoro per la bonifica dellarea, dovranno restare fermi un anno prima di essere licenziati. E la colpa, scrive il liquidatore, non è dellazienda ma degli «enti sottoscrittori dellintesa» responsabili «dellingiustificata inapplicazione» degli stessi accordi.
Il fatto è che gli operai sono ormai da tempo abituati a smentire quello che dice il liquidatore. Lultimo caso, clamoroso visto che persino la Cgil aveva garantito sulla parola di Giuseppe Bruzzone, riguarda gli stipendi di dicembre, che anche a detta dei sindacati, sarebbero stati pagati regolarmente. Ma proprio i dipendenti scrivono al commissario di governo per denunciare come alle parole non facciano seguito i fatti.
La Stoppani manda a casa anche gli ultimi operai
Dipendenti in rivolta: «Mai presa neppure la paga di dicembre»
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