La storia «Coccobello» e hashish

La storia «Coccobello» e hashish

Ufficialmente vendeva cocco sulla spiaggia ma era pronto a smerciare anche hashish. È stato però scoperto da un maresciallo dei carabinieri fuori servizio che lo ha fatto arrestare. Si tratta di un cittadino marocchino che operava sul litorale di Porto Venere.
A incastrarlo è stato il suo ritornello, quel «cocco bello» diventato un tormentone sulle spiagge e «modificato» alla bisogna dallo spacciatore forse un po’ troppo sicuro di sé. L’immigrato offriva infatti ai turisti la sua merce con chiare allusioni: «cocco bello, da mangiare e da fumare», ripeteva. Un carabiniere intento a fare jogging ha subito capito che qualcosa non tornava e, «decriptato» il messaggio, e ha avvertito i colleghi.

In manette è così finito Mohamed Cherkaqui, 51 anni, regolarmente residente a Genova e venditore di cocco sulle spiagge che vanno da Lavagna allo spezzino. Al momento della cattura l’uomo, oltre al cocco vero, aveva ancora sei dosi di hascisc e 190 euro ritenuti proventi dello spaccio.

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