La storia Nata da un voto, eretta nel 1953

È il 9 novembre 1952. Al civico 8 di via della Camilluccia fanno il loro ingresso due camion e su di essi «risplende in oro la Divina Madonna». Così ha inizio la storia della Statua della Madonnina, simbolo del Don Orione che la tromba d’aria abbattutasi lunedì sera sulla Capitale ha fatto «crollare» tra la chiesa e un pino del centro spirituale sulla collina di Monte Mario. L’idea di elevare un monumento alla Vergine nacque negli anni della guerra. Un gruppo di «amici di Don Orione», raccolti in una casa privata, fece un voto qualora la città di Roma fosse stata preservata dalle atrocità della guerra. Il bozzetto venne effettuato dallo scultore Arrigo Minerbi, che ha tratto le sembianze della Madonna della Sacra sindone ritenendo che il volto della Vergine dovesse in qualche modo avere i lineamenti di Gesù.

È il 5 aprile 1953, domenica di Pasqua, quando si compie l’ultimo atto: alla statua della Madonna viene tolto il drappo che la copriva. Da allora la statua in rame, con la faccia e le braccia di bronzo si erge sulla collina di Monte Mario con i suoi 9 metri di altezza e i suoi 35 quintali di peso.

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