Cultura e Spettacoli

Le storie d’amore del grande schermo:

Per una volta, non va in scena un copione, per quanto bello, ma il «cuore» del regista e degli attori. Come gli spettatori di fronte a un film finiscono per riflettere su faccende universali (e personali) quali l’amore, la gelosia, gli affetti familiari o il sesso, così anche ventotto protagonisti del cinema italiano sono stati invitati a raccontarsi, anzi a presentarsi su questi luoghi non sempre accoglienti dell’animo umano. L’occasione è Stile libero, la striscia che debutta domani su Joi, il canale digitale Mediaset del bouquet Premium Gallery, con una lista di nomi lunga quanto i titoli di coda di una commedia all’italiana. C’è chi, tra loro, sulle orme di Stanislavskij, ricerca dentro di sé un’emozione simile per interpretare al meglio un bacio travolgente, la conversazione insensata di un amante insicuro, o inquadrare dalla giusta angolazione e per il giusto tempo gli occhi di un bambino innamorato. E c’è chi non vuole lasciarsi coinvolgere, per non perdere di vista il senso generale del racconto.
Ma quel che è certo è che alcune emozioni scatenate dalla settima arte rimangono violente quanto la paura provata dagli spettatori del treno dei fratelli Lumiére: e lo si vede eccome quando, accomodati in poltrona, questi artisti ragionano, spiegano e condividono esperienze mentre scorrono le più famose sequenze cinematografiche imperniate sugli argomenti di volta in volta evocati. Da Via col vento a Quando la moglie è in vacanza, da La Famiglia a Orgoglio e pregiudizio e via citando tutte quelle inquadrature che fanno la storia del cinema. Esistono scene in cui l’emozione buca la celluloide e arriva a toccare, e a interrogare, il cinefilo o lo spettatore più distratto. Ognuno sa dentro di sé se Baciami, stupido o Domani è un altro giorno funzionino così anche nella vita. Ma, come spesso accade, sentirlo raccontare da altri è meglio.
Partendo dalle crudeli ripicche fra marito e moglie ne La guerra dei Roses, Carlo Verdone spiega perché giudica umano e, in fondo, bello soffrire per un legame che si incrina. Mentre Rhett e Rossella si baciano in Via col vento o i novelli sposi di Underground incollano le labbra con la giocosa leggiadria degli amanti ritratti da Marc Chagall, gli occhi vivaci di Lina Wertmuller ammiccano illuminati dalla scintilla della passione. Seguendo le sorti dei promessi sposi de L’ultimo bacio che si feriscono, litigano e infine si arrendono al desiderio di guardare avanti, Alessandro Preziosi confida la propria ricetta per rendere perfettamente funzionante, se così si può dire, un’unione.
Ancora, Sandra Milo, che ha avuto una vita spericolata molto più di Vasco Rossi, ammette le sue perplessità sugli sforzi di rimanere fedeli l’uno all’altra, e viene sostenuta dai primi piani di Monica Vitti, siciliana gelosa ne La ragazza con la pistola. Fino a Diego Abatantuono il quale, contemplando i sorrisi dei protagonisti di Romeo + Juliet, ricorda una compagna di scuola capace di incendiargli il petto. Film e vita reale, «scene da film» e scene da un matrimonio nei nostri condomini con le pentole sul fuoco e l’immondizia da buttare, l’attrice e l’attore che fanno sognare messi a confronto con i loro sogni di persone.
Sono queste delle piccole chicche quotidiane di saggezza o di sciocchezza che ritroveremo anche in «Fuori campo», sempre su Joi, dal 24 novembre.

Anche per cercare di rispondere alla domanda di Raimond Carver: «Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?».

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