Strada: «Grazie ministro, è fallito il tentativo di delegittimarci»

RomaLa nottata è passata, il tempo delle polemiche anche. «Invierò una maglietta di Emergency al ministro Frattini, come mi aveva chiesto», spiega un sorridente Gino Strada in conferenza stampa, ringraziando «tutti quelli che non hanno creduto alla montatura», e senza dimenticare «il ministero degli Esteri e tutta la diplomazia per l’impegno che ha dimostrato in questi giorni».
La liberazione dei tre operatori dell’ong italiana spazza dunque via le tensioni, e riporta un po’ di fair play sulla scena politica italiana. Strada non solo riconosce il buon lavoro dell’esecutivo (alla conferenza stampa ha fatto seguito una telefonata del fondatore dell’organizzazione umanitaria a Frattini), ma estende la gratitudine persino alle «autorità afghane che hanno detto che Emergency non c’entra», e naturalmente allo staff della sua ong «che ha dimostrato compattezza».
Tono «leggero» anche per il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, che ringrazia il presidente del Copasir Massimo D’Alema e stempera il clima dell’annuncio della liberazione con una battuta: «Una conferenza stampa di domenica - le sue parole - in genere si giustifica solo con un’emergenza. Questa volta, per fortuna, è una... Emergency positiva». Ma Letta torna serio quando gli si chiede della «distanza» politica tra esecutivo ed Emergency: «Non guardiamo al colore o alle idee di nessuno - replica - guardiamo ai cittadini italiani che hanno bisogno di soccorso, di aiuto, di protezione e di tutela, di garanzia dei diritti. Questo abbiamo fatto, questo continueremo a fare».
Anche il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, si dice sollevato per il lieto fine della vicenda, ed elogia il lavoro di governo e Farnesina che hanno «operato con accortezza e fermezza, aderendo alle preoccupazioni espresse da una vasta opinione pubblica».
Ma è tutto il clima delle reazioni politiche al rilascio di Marco Garatti, Matteo Dell'Aira e Matteo Pagani a essere a dir poco sereno. «Soddisfazione» esprimono sia il presidente del Senato Renato Schifani che il vicepresidente di Palazzo Madama Vannino Chiti, come anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. La parlamentare del Pdl Margherita Boniver plaude alla «superba azione politico diplomatica» di esecutivo e Farnesina. Ricorda invece le «provocazioni» e gli «irresponsabili attacchi politici» di Strada dei giorni scorsi il capogruppo dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto, che sottolinea il «modo saggio» in cui si è comportato il governo.
Dall’altra parte i commenti polemici si limitano al verde Angelo Bonelli che esprime «indignazione per il modo in cui alcuni ministri hanno tentato di delegittimare Emergency», ma la sua resta una voce isolata. Persino l’Idv, che aveva pesantemente polemizzato con Pedica, ieri per bocca del suo leader Antonio Di Pietro elogia «tutte le autorità che si sono adoperate per la liberazione per quanto sono riuscite a fare». Impera il buonismo. C’è «gioia» per Olga D’Antona, che ringrazia «tutte le autorità competenti per il lavoro svolto», e chiede di non dimenticarsi degli altri operatori della ong, non italiani, ancora agli arresti. «L’impegno del governo italiano ha dato i suoi frutti», commenta la deputata del Pd Simonetta Rubinato, che ritiene «importante anche la pressione del Parlamento».

Espliciti, infine, anche gli elogi di Piero Fassino, che dopo aver manifestato «sollievo e soddisfazione» per la liberazione dei tre italiani, aggiunge: «Va reso merito al ministro Frattini, alla Farnesina e ai tanti che in questi giorni non si sono rassegnati».

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