Politica

«Stradale a piedi perché le auto sono pignorate»

Il segretario generale del Consap: le officine non fanno più credito

da Roma

Volanti che non «volano» più, in panne o senza benzina. Moto da rottamare. Blindati che perdono pezzi. «Il parco automezzi della polizia è in ginocchio, se gli stanziamenti per manutenzione e carburante in Finanziaria continuano a calare la situazione peggiorerà», sospira il segretario generale nazionale del sindacato di polizia Consap, Giorgio Innocenzi.
Il ministro dell’Interno Giuliano Amato ha annunciato l’arrivo di ben 200 milioni di euro: ce n’è abbastanza per far benzina e aggiustare le macchine, no?
«Non scherziamo. Nel 2006, con l’ultima Finanziaria del precedente esecutivo, abbiamo avuto 67 milioni di euro per carburanti e riparazioni. Nel 2007, con il governo Prodi, i milioni sono diventati 27. Largamente insufficienti. Già da maggio la benzina è stata razionata, le officine convenzionate hanno smesso di farci credito e, anzi, hanno cominciato a farci pignorare decine di volanti. Il dirigente dell’ufficio automezzi della questura di Roma, ufficio che da solo ha più di 40 milioni di euro di debiti, è stato rimosso perché si rifiutava di continuare a firmare cambiali in bianco per autorizzare le riparazioni. E allora se Amato dice “abbiamo trovato 200 milioni di euro”, bisogna anche spiegare che 180 servono a pagare i debiti già accumulati».
Insomma, restano 20 milioni...
«Sì, cioè meno dell’ultima Finanziaria. Per intenderci, le spese per manutenzione e carburanti sono salite dai 38,2 milioni del 2004 a 47,5 milioni nel 2005, fino ai 67,1 del 2006. Ovviamente, i 27 milioni dell’anno scorso hanno fatto impennare i debiti. E il nuovo stanziamento copre il pregresso, ma con i 20 milioni che restano ci facciamo poco, considerata l’età media dei mezzi».
Sono anzianotti?
«Eh sì. Il 43 per cento delle volanti ha oltre 7 anni di impiego, circa 200mila chilometri percorsi. Idem per la metà delle auto civili, quelle senza livrea. Più di sette anni e troppi chilometri anche per il 48 per cento delle moto di serie, come quelle che usano i “Falchi” a Napoli, e per il 54 per cento dei veicoli adibiti ai servizi di ordine pubblico. Sono da cambiare, non da riparare».
E invece sono in servizio?
«Quando camminano. Delle 70 Alfa 159 consegnate al reparto volanti di Roma, 40 sono ferme per mancata manutenzione. E parliamo di auto nuove, in panne per piccoli problemi. Ma mancano i soldi, che sembrano in crescita ma non lo sono. Come per il Patto per la sicurezza che stanzia 200 milioni di euro. Peccato che l’anno scorso abbiamo subìto un taglio di un miliardo. Quindi, rispetto all’ultima Finanziaria di Berlusconi, siamo a 800 milioni di euro in meno. A queste condizioni non potremo sottoscrivere il Patto».
In concreto quanto pesano questi tagli sulla sicurezza?
«Tantissimo. Se aumentano gli incidenti stradali è anche perché mandare fuori una pattuglia della Stradale è sempre più difficile. Per non dire del controllo del territorio: a Roma, per esempio, quando va bene ci sono 13 volanti per turno su 19 municipi. A Torino nel ’97 c’erano 15 volanti in media per strada. Ora sono dieci, ma la criminalità non è calata.

I soldi, però, sì».

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