Due attentati nello stesso giorno in due Paesi musulmani molto distanti tra loro: la Somalia e la Siria. A Mogadiscio un attentatore suicida travisato da capo a piedi con un burka, il tradizionale vestito-sacco che copre integralmente le donne musulmane lasciando loro solo una feritoia per gli occhi, è penetrato in un hotel della capitale somala Mogadiscio durante una cerimonia di laurea e ha compiuto una strage. Il bilancio è ancora provvisorio, ma sembra che siano morte 22 persone, tra le quali tre ministri del governo di transizione e due giornalisti. I feriti sarebbero una sessantina, molti dei quali in condizioni più che gravi. Lhotel Shamo era affollato di laureandi di una locale università e dei loro genitori e parenti. La scena è stata terribile. Una persona con il burka, apparentemente una donna ma probabilmente un uomo, si è fatta largo tra la folla e si è seduta vicino al podio da cui alcuni oratori stavano parlando. Dopo aver ascoltato brevemente i loro discorsi, a un certo punto il terrorista, che evidentemente aveva addosso una gran quantità di esplosivo si è alzato, si è avvicinato al podio e si è fatto saltare in aria facendo una strage. Testimoni hanno poi riferito dellorribile spettacolo di carne insanguinata a brandelli sparsa in tutta la sala. Il ministro della Sanità Qamar Aden Ali (una donna), quello per lUniversità Ibrahim Hassan Addow e quello dellIstruzione Mohammed Abdullhai Waayel sono rimasti uccisi.
A Damasco, invece, le vittime sono tre (secondo la versione ufficiale del governo), ma forse in realtà sei. Unesplosione ha gravemente danneggiato un autobus iraniano con a bordo pellegrini sciiti diretti a un locale santuario. Testimoni citati da Al Jazeera hanno parlato di una bomba e di sei morti, oltre che di danneggiamenti ai vicini edifici.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.