La strana domenica del Tiburtino: in 4mila evacuati per la bomba

Scatterà alle 7,30 di questa mattina il piano per il disinnesco della bomba aerea inesplosa risalente ai bombardamenti della Capitale durante la Seconda Guerra mondiale. L’ordigno, di fabbricazione statunitense, era stato ritrovato all’interno del cantiere dell’alta velocità alla stazione Tiburtina. Un intero quartiere verrà per questo motivo isolato ed evacuato. Circa 4000 persone dalle 7 alle 13,30 lasceranno le loro abitazioni per consentire il lavoro agli artificieri dell’Esercito Italiano del sesto Reggimento Genio Pionieri di Roma. Il sindaco Gianni Alemanno ha predisposto l’evacuazione di tutta la popolazione presente negli edifici situati in un raggio di 300 metri dall’ordigno.
Si preannunciano notevoli ripercussioni sui trasporti. Per 18 treni a lunga percorrenza in transito nella stazione di Roma Tiburtina ci saranno cancellazioni, sostituzioni con autobus, deviazioni di percorso e allungamenti dei tempi di viaggio. Inoltre l’aeroporto di Ciampino verrà chiuso per almeno tre ore, dalle 10 alle 13, e ciò comporterà, ha fatto sapere l’Enac, tra arrivi e partenze la cancellazione di 21 voli.
A partire dalle 7 è stata, infine, predisposta l’interdizione al traffico pedonale e veicolare all’interno dell’area. Per tutto il tempo necessario a consentire l’operazione di despolettamento della bomba, i locali della Caserma Gandin di via del Forte di Pietralata al civico 7, saranno allestiti per l’accoglienza e l’assistenza della popolazione. «Abbiamo predisposto l’impiego di 200 volontari e di 140 vigili urbani - ha spiegato il direttore della Protezione civile capitolina e vice capo di gabinetto Tommaso Profeta - che stanno informando i residenti presso le proprie abitazioni».

Ai cittadini è stata consegnata un’informativa con le indicazioni necessarie: obbligo di portare con sè animali domestici, chiudere i rubinetti del metano prima di lasciare le abitazioni e lasciare aperti i vetri delle finestre serrando le persiane esterne.