RomaSarà stato il clima post-celebrazioni dellunità dItalia, e quello «scatto di sentimento nazionale» evocato ieri da Giorgio Napolitano. Sta di fatto che sulla Libia, ieri, si è in poche ore creata in Parlamento quella «coesione nazionale» che per il presidente della Repubblica è una «necessità stringente e imperativa» davanti allimprovviso precipitare della crisi e alla decisione di intervenire militarmente, arrivata a sorpresa laltra notte dallOnu, che mette lItalia in prima linea.
Coesione che, come sottolinea il capogruppo Pd in commissione Esteri Giorgio Tonini, «ha creato unimmediata sofferenza nelle ali estreme di entrambi gli schieramenti». E infatti ieri, nelle commissioni parlamentari convocate sul tamburo, Pdl e Pd si sono ritrovati a votare insieme il via libera allintervento militare, mentre Lega e Italia dei valori hanno disertato. «Senza di noi la maggioranza non avrebbe avuto i numeri», rivendica la parlamentare Pd Rosa Calipari. Lo «strappo» con Di Pietro per una volta non preoccupa il Pd, che si ritrova invece a fianco il Terzo polo casiniano: «Di Pietro cerca visibilità senza curarsi del merito delle questioni - dice Tonini - ma i suoi argomenti sono molto deboli: chiede la denuncia del trattato bilaterale con la Libia, che invece è chiaramente superato dalla decisione Onu. E paradossalmente per annullare il trattato dovremmo aprire un negoziato proprio con Gheddafi, ridandogli legittimità. Sarebbe ridicolo».
Limprovviso clima bipartisan attorno alla crisi internazionale si è concretizzato sin dal primo mattino, con scambi di telefonate, informative preventive dei ministri Frattini e La Russa alle opposizioni, il Pd che chiede al governo di votare e il governo ben contento di accogliere la richiesta e di coprirsi le spalle col sì del centrosinistra. Per non parlare del duetto tra lattuale ministro degli Esteri e il suo predecessore Massimo DAlema, che ieri in commissione ha sollevato la questione dello scudo Nato, dando modo a Frattini di far sapere di condividere «le preoccupazioni dellonorevole DAlema». Governo e opposizione chiederanno dunque unite lattivazione della rete di protezione della Nato: come paese che si ritroverà in prima linea in caso di ritorsioni del colonnello Gheddafi, lItalia vuol poter contare sullobbligo di intervento in difesa dei paesi membri previsto dallAlleanza.
Il voto unitario (con le citate eccezioni) di ieri sarà replicato la prossima settimana anche in aula, alla Camera e al Senato. E di certo i forti richiami del Quirinale allunità davanti a «decisioni difficili» ha avuto il suo peso.
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