RomaGiro di vite sulle automobili di grossa cilindrata, un ulteriore ammorbidimento sull’età pensionabile delle donne e mano morbida anche su quote latte e agricoltori in crisi. Ieri il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha chiesto «uno sforzo convergente» sulla manovra. Ma, a un giorno dal varo del decreto con la correzione dei conti da 47 miliardi e della delega con la riforma fiscale con le tre aliquote, le trattative erano ancora aperte. Ad esempio sul pubblico impiego e sulle liberalizzazioni. Altri capitoli erano invece in via di definizione se non chiusi, come quelli relativi al fisco e alle pensioni.
Sull’età del ritiro per le lavoratrici del privato, ad esempio, è stata scelta la via più soft. L’aumento dell’età pensionabile comincerà nel 2020, non nel 2015 come era stato ipotizzato, e si concluderà con la parità uomo-donna a 65 anni, al ritmo di sei mesi all’anno, intorno al 2030.
Sono spuntate misure totalmente nuove. È di ieri la tassa per i Suv e le auto più potenti: un’addizionale annuale erariale della tassa automobilistica, che interesserà i veicoli di potenza superiore ai 125 kw (circa 170 cavalli). Correzioni in corsa sui ticket. Saranno sui «codici bianchi», quindi sulle visite specialistiche ambulatoriale e avranno la funzione di scoraggiare il ricorso al servizio sanitario.
Confermato il capitolo banche che dovrebbe rappresentare una delle voci più pesanti per quanto riguarda le entrate. In particolare la tassazione del 35% della gestione delle attività finanziarie negoziate dalle banche e l’imposta del 1,5 per mille sulle transazioni finanziarie. Così come il capitolo giochi, composto di un giro di vite contro quelli illegali e dal finanziamento della social card.
Mano morbida sulle multe per le quote latte, la cui riscossione coattiva da parte di Equitalia, è interrotta a partire dalla data di approvazione del decreto e sulle liti fiscali sotto i 20mila euro che potranno essere definite pagando 150 euro, nel caso in cui la cifra contestata sia sotto i 2.000 euro e il 10% della somma oltre. La manovra va in aiuto anche degli imprenditori agricoli in stato di crisi che potranno chiedere la transazione dei loro debiti per tributi, interessi e sanzioni nei confronti delle agenzie fiscali o degli istituti previdenziali. Mini sanatoria anche per le partite Iva che non hanno comunicato la cessazione dell’attività e chiusura d’ufficio per quelle inattive da tre anni. Sempre in ambito fiscale, viene introdotto il reclamo fiscale e la mediazione per contenziosi inferiori a 20 mila euro
Nelle bozze della vigilia, ha trovato spazio anche un «sovrapprezzo sull’alta velocità» dei treni. Gli operatori che correranno sui binari oltre i 250 chilometri all’ora, dovranno pagare un canone più salato e i proventi andranno a finanziare il «servizio universale», cioè i treni delle tratte che non creano profitti, ma che sono mantenute per garantire il servizio pubblico.
Stralciato il capitolo della professioni, anche se alcune liberalizzazioni sono rimaste. Ad esempio il «collocamento» che potrà essere esercitato da una serie di soggetti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.