Roma

Strisce blu, Marsilio (An) alla Sta: «Quasi il 40 per cento non paga»

Nella capitale in troppi non pagano la sosta, tutti soldi che il Comune non incassa. La denuncia è del consigliere comunale di Alleanza nazionale, Marco Marsilio. «Il rapporto dell’Agenzia per il Controllo dei Servizi pubblici locali del Comune di Roma - dichiara Marsilio - sulla gestione della sosta a pagamento nel III trimestre 2005 dimostra il fallimento che abbiamo già denunciato più volte della gestione comunale. Un fallimento che si traduce in almeno 16 milioni di euro l’anno (oltre 30 miliardi di lire) che non vengono riscossi dal Comune di Roma, soldi con i quali ogni anno il Comune potrebbe finanziare la costruzione di un megaparcheggio con 1.600 posti auto, solo per fare un esempio».
«Il conto è presto fatto - sottolinea l’esponente di An -, l’Agenzia rileva che i 71.000 stalli presenti a Roma sono occupati per il 72 per cento da residenti o invalidi che hanno il permesso per la sosta gratuita. Restano così 19.880 stalli disponibili per la sosta a pagamento. Di questi il 28 per cento, pari a 5.566 stalli, sono occupati da evasori totali o parziali. A un’euro all’ora a stallo per almeno 10 ore al giorno fanno 55.660 euro al giorno che per 25 giorni al mese (tolti i festivi) produce 1.391.500 euro al mese pari a 16.698.000 euro all’anno. È una cifra enorme. Veltroni fa ogni giorno il piagnisteo sui fondi che gli verrebbero tagliati dalla Finanziaria, ma se facesse funzionare il personale delle Aziende del Comune, ricaverebbe tante di quelle risorse da compensare i mancati introiti lamentati.


«Qualcuno ci deve spiegare - conclude Marsilio - perché all’Appio Latino, al Celio, a Testaccio, Tiburtino e Trionfale si arriva anche al 45% di evasione sui potenziali paganti: chi vigila sulle società che hanno in gestione il controllo della sosta? Nel contratto di servizio stipulato con il Comune e con la Sta sono previste garanzie sull’efficacia e sul rendimento del servizio? È chiaro che con risultati simili abbiamo da un lato società concessionarie che svolgono male il loro lavoro di controllo, dall’altro un’amministrazione comunale che non è capace di far rispettare l’efficienza: un conto è riscontrare un’evasione fisiologica del 5, 10%, altro è abbandonare interi quartieri dove quasi la metà di quelli che parcheggiano lo fanno senza pagare, con una media generale di evasione che arriva al 28 per cento, più di uno ogni 4 evade».

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