Paga il ticket, piazza la bomba e poi scappa. La novità allaeroporto di Fiumicino sono settanta posti auto su strisce blu lungo i terminal di Arrivi e Partenze. Dove fino a poco tempo fa era dobbligo per gli automobilisti sostare appena il tempo necessario per il carico e scarico bagagli, oggi è possibile parcheggiare lauto con tutta calma previo pagamento del parchimetro. Tre euro lora sono sufficienti perché nessuno controlli, chieda documenti e faccia verifiche sul chi e perché si avvicina allaeroporto come accadeva prima coi vigili urbani sempre «in agguato» pur di far defluire i veicoli in arrivo. La paura? Che un attento terrorista faccia il suo ingresso nellarea del Leonardo da Vinci a bordo di unutilitaria, che infili diligentemente la vettura dentro le linee azzurre, che paghi con buon senso «civico» il biglietto orario esponendolo con cura sul cruscotto, che chiuda lauto e quindi si dilegui indisturbato. Se nellabitacolo, infatti, è stato piazzato dellesplosivo, chi può saperlo? «Noi poliziotti non possiamo verificarlo - spiega Franco Carta del Siulp, il Sindacato unitario lavoratori di polizia -. Una volta che la persona paga regolarmente per il tempo che vuole, non possiamo fare nulla. Ha acquisito un diritto». Quattrocentocinquanta metri è il raggio di deflagrazione di unauto-bomba, novecento per un furgoncino imbottito di tritolo. «Permettere a chiunque di lasciare un veicolo non controllato e per tutto il tempo che vuole a 4-5 metri di distanza dai varchi principali dei terminal - aggiunge il sindacalista - significa agire senza coscienza, mettendo a repentaglio la vita di centinaia di persone tra operatori e passeggeri. Non solo. Alle partenze internazionali cè il cerimoniale di Stato dove si ricevano le rappresentanze politiche di tutto il mondo. Personaggi importanti e le loro scorte passano accanto agli stalli blu». Il Siulp ha scritto al direttore dello scalo, Carlo Luzzatti, perché revochi immediatamente lautorizzazione alla società che gestisce i servizi aeroportuali, lAdr, a mantenere i parcheggi a pagamento (ci sono già i multipiano coperti) e che sia ripristinata la vecchia situazione. In una nota ufficiale il Siulp chiede Viminale, Ministero dei Trasporti e Prefetto di Roma di intervenire. Tanto più che circa 4 mesi fa la direzione aeroportuale aveva chiesto parere circa il provvedimento alle forze dellordine ricevendo parere negativo.
«Facciamo sforzi incredibili - dicono i poliziotti - per applicare al meglio il Piano Nazionale di sicurezza, con pochi uomini e mezzi spesso inadeguati; eppure si rischia di vanificare tutto per questioni di viabilità decisamente secondarie». alemarani@tiscali.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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