Uno studente ventunennne originario di Maierà (Cosenza), Giorgio Gallo, è stato ucciso ieri in un tentativo di rapina a San Josè, in Costarica.
È stato avvicinato da due persone in moto che hanno cercato di strappargli la macchina fotografica e il computer portatile.
Quando ha fatto resistenza, gli hanno sparato. Portato in ospedale, è stato operato d'urgenza, ma è morto poco dopo la fine dell'intervento. Secondo fonti dell'ambasciata italiana a San Josè, Gallo era di passaggio: sarebbe dovuto partire dal Costarica già lunedì per raggiungere la sorella Giuditta in Nicaragua e passare con lei il Natale. Affranto dal dolore, ma lucido, il padre Edmondo racconta: «Gli sono saltati addosso in due - racconta Gallo - per rubargli il computer portatile. Giorgio ha resistito e loro lo hanno ucciso. Per un computer. È assurdo, ma è proprio così. È stata una mazzata, anche perchè Giorgio era un pezzo di pane e non faceva male a nessuno. Era andato a San Josè e non era la prima volta che accadeva, perchè stava cominciando un lavoro con i pannelli solari e anche perchè collaborava con una associazione di beneficenza».
Luomo aveva sentito l'ultima volta il figlio alcune ore prima dell'omicidio.
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