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Studenti, fino a 700 euro per una stanza in affitto

Studenti, fino a 700 euro per una stanza in affitto

Giovanni Buzzatti

Gli esperti assicurano: «A Milano il mercato degli affitti è in ribasso». La «regola» non sembra valere però per gli studenti universitari.
Per i 40mila fuori sede che non troveranno posto in collegi o studentati è iniziata la caccia alla camera singola o doppia in appartamento da affittare. E i prezzi sono in salita. Nelle bacheche di Statale, Politecnico e Bocconi (le tre prese in esame) una singola è quotata in media tra i 480 e i 500 euro. Ma in alcuni casi si arriva anche a quota 600, 650 e addirittura 700 euro, un milione e 400mila delle vecchie lire (l’alloggio, in quest’ultimo caso, è a pochi metri da piazza Lodi). Per un posto letto in doppia, invece, ne servono in media 300. Cifre superiori alle altre città universitarie, come si scopre dando un’occhiata ai siti Internet dedicati agli annunci immobiliari per studenti. A Roma singole e posto letto in condivisione costano 100 euro in meno rispetto a Milano, a Bologna la singola vale 350 euro, a Padova e Torino gli alloggi costano la metà rispetto a Milano. Un mese e mezzo fa i rettori avevano lanciato l’allarme: «I prezzi sono troppo alti. Avanti così e perderemo iscritti». Non solo.
Abbiamo scelto trenta indirizzi, dieci per bacheca, e fingendo di essere uno studente in cerca di alloggio abbiamo chiesto informazioni. In 14 casi il proprietario spiega di voler fare un contratto regolare (di un anno o di 4+4), in altri 14 spiega di preferire affittare l’intero appartamento o la singola stanza in nero. Due persone, infine, non rispondono chiaramente, dicono di volerne parlare personalmente (chi preferisce il contratto di solito non ha timore a dirlo subito).
Nelle bacheche, di norma, trovano posto gli annunci dei privati. Capita di rado, ma capita, che dietro l’offerta di posti letto si nasconda un’agenzia. Nei trenta casi è successo una volta.

Il biglietto era scritto a penna, riportava il numero di un cellulare e non si spiegava che a fare la proposta («affittasi appartamenti») era un’agenzia. Come non lo spiegava, fino a esplicita domanda, la persona che rispondeva al numero indicato.

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