Studenti, i «cattivi» alla mensa dei poveri

Studenti, i «cattivi» alla mensa dei poveri

Addio alla vecchia sospensione. Per gli studenti che si dimostreranno irrispettosi o violenti, l’istituto professionale Kandinsky ha scelto una punizione alternativa: una settimana di servizio volontario in aiuto dei poveri. Gli alunni possono farla alla Caritas della parrocchia o alla mensa dei poveri della cardinal Ferrari. «Ci siamo resi conto – spiega la dirigente scolastica, Annamaria Indimineo – che la sospensione con conseguente allontanamento dalle lezioni non è più un’opportunità, ma rischia di peggiorare la situazione di un alunno in difficoltà. Perché restare a casa o bighellonare per le strade del quartiere non solo non serve a nulla, ma diventa spesso controproducente. Da qui la scelta della scuola di offrire a chi sbaglia un’alternativa più seria: l’obbligo a seguire un’attività socialmente utile».

E i primi studenti costretti a prestare servizio volontario sembrano aver capito lo spirito rieducativo della punizione. «Distribuire abiti ai poveri aiutati dalla Caritas è stata un’esperienza di vita», racconta una studentessa.

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