Studio matto e disperatissimo? Per 3 studenti su 10 ci vuole solo fortuna

Studio matto e disperatissimo? Non sempre. Per tre studenti su dieci l'esame è solo una questione di fortuna. Come tutti gli anni spopolano pronostici, bigliettini e scritte. La migliore notte prima degli esami? A ripassare insieme agli amici 

Studio matto e disperatissimo? Per 3 studenti su 10 ci vuole solo fortuna

Milano - Più che nelle proprie mani una bella fetta di maturandi si mette in quelle della dea bendata. Lo rivela - ma la cosa non sorprende più di tanto - un’indagine condotta dal Corriere dell’Università e del Lavoro su un campione di circa 250 studenti dell’ultimo anno delle superiori.

Studio matto e disperatissimo? A pochi giorni dal fatidico appuntamento - giovedì è in calendario il primo temuto scritto, la prova di italiano - emerge che quasi tre studenti su dieci considerano la componente fortuna predominante e sono certi che nè uno studio "matto e disperatissimo" nè una conoscenza approfondita di tutti i programmi siano sufficienti a garantire un buon risultato.

Il fattore emozione Una percentuale analoga teme gli scherzi dell’emozione mentre il 23% degli intervistati giudica la maturità troppo "lontana" dalla realtà scolastica perchè parte di essa viene stabilita dal Ministero senza tenere in considerazione i programmi effettivamente svolti. Infine, c’è la componente "commissari esterni" che allarma: come possono degli sconosciuti in pochi giorni valutare il lavoro portato avanti per cinque anni?

I professori esterni fanno paura Proprio la presenza di professori che arrivano da altre scuole rappresenta la prima causa di preoccupazione tra i maturandi (30%) seguita dalla seconda prova (26%) e, da ultimo, a pari merito, da prima prova e orale (18%).

L'ansia si esorcizza con gli amici
L’ansia per l’esame, comunque, non deve essere eccessiva se alla domanda "come sarà la tua notte prima dell’esame?" la maggioranza risponde senza esitazione: "In allegria, con i miei compagni". Da un altro sondaggio, svolto da Skuola.net su un campione di circa 700 studenti del quinto anno, emerge che il 43% degli interpellati denuncia di aver ricevuto dalla scuola una scarsa preparazione per affrontare l’esame. Una consapevolezza che, abbinata all’ansia pre-esame, potrebbe spiegare il sensibile incremento quest’anno (+4% rispetto all’anno passato) dei candidati che hanno intenzione di portare con sè il telefonino e di usarlo, pur correndo il rischio bocciatura: secondo una veloce ricognizione tra oltre 2.000 ragazzi circa il 38% intende ricorrere al cellulare durante gli scritti.

Bigliettini e scritte:
trucchi evergreen E se su 803 intervistati da Studenti.it il 31% dichiara di non cercare nessun aiuto extra, ma di contare soltanto sulla propria preparazione, il 28% dello stesso campione confessa che invece si affiderà, eccome, a bigliettini o scritte su vestiti e corpo per ricordare gli argomenti più difficili.

Il 21% affronterà la prova con l’aiuto degli altri compagni di classe, il 9% chiederà aiuto a un professore della commissione interna, il 7% lancerà un Sos tramite il telefonino a qualcuno al di fuori della scuola e un audace 1% dichiara che da un auricolare riceverà tutte le informazioni necessarie per spianarsi la strada verso l’agognato diploma.

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