Stupri: un’altra denuncia senza riscontri

Una donna di 34 anni ha raccontato alla polizia di essere stata violentata nella tarda mattinata di ieri vicino a Roma da due uomini, forse stranieri, che aveva conosciuto poco prima e di cui non ricorda quasi nulla.
L’episodio di violenza sarebbe avvenuto a Grottaferrata, alle porte di Roma, nei pressi di un capolinea degli autobus. La donna, tossicodipendente e in cura al Centro di igiene mentale di Grottaferrata, è stata soccorsa da un passante che l’ha notata in stato confusionale che si aggirava in una strada della cittadina dei Castelli Romani. L’uomo ha poi avvertito la polizia e la donna è stata accompagnata all’ospedale di Tor Vergata dove i medici non hanno riscontrato segni come ecchimosi o escoriazioni ma hanno effettuato altri accertamenti per verificare quanto raccontato dalla donna.
La presunta vittima dello stupro, che vive insieme con i genitori, si sarebbe allontanata da casa martedì sera assieme al suo fidanzato anche lui tossicodipendente. È stato il padre a confermare che la figlia soffre di grandi disagi psicologici. La polizia ha avviato indagini per verificare il racconto della giovane e rintracciare eventualmente i due violentatori.
La denuncia fatta ieri segue di pochi giorni quella di un’altra donna, di 41 anni di origine africana, che ha raccontato di essere stata stuprata la sera del 31 gennaio scorso da un autista di un autobus della capitale. In questo caso gli investigatori della squadra mobile di Roma sono in attesa di alcuni riscontri scientifici sugli abiti della donna che potrebbero confermare o meno il racconto fatto alla polizia.


Ma la stessa donna martedì, dopo un lungo colloquio in questura con gli investigatori, non ha voluto prendere visione delle fotografie del suo presunto aggressore sostenendo «di non essere in grado di affrontare un processo e di non voler rovinare la vita a nessuno».

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