Confessa lo stupro e il gip lo libera, mandandolo a casa agli arresti domiciliari. Sembra un paradosso, ma è invece quello che è accaduto a Roma, al giovane di 22 anni che si è consegnato venerdì scorso dicendo che sì, l’uomo che la notte di capodanno, alla Fiera di Roma, aveva distrutto per sempre la vita di una sua coetanea violentandola, era proprio lui. Una storia allucinante, sulla quale è intervenuto immediatamente il ministro di Giustizia Angelino Alfano, che ha annunciato di avere disposto l’invio di un’ispezione. E nel frattempo, sul fronte stupri, non si ferma il bollettino di guerra. Anche ieri da Brescia a Genova, passando per Napoli, nuovi casi di abusi.
Alfano: «Sconcerto per quanto accaduto»
L’intervento del guardasigilli e l’annuncio dell’invio degli 007 di via Arenula è arrivato a poche ore dalla notizia dell’uscita dal carcere dello stupratore reo confesso, mandato agli arresti domiciliari. Un chiaro segnale, per far capire che un reato odioso quanto la violenza sessuale non può essere soggetto a sconti di alcun genere. «Ho immediatamente dato incarico al mio ufficio ispettivo - ha fatto sapere il ministro Alfano diramando una nota mentre le polemiche incalzavano - di verificare la piena regolarità della decisione assunta. Qualunque siano state le valutazioni che hanno portato a questa decisione - ha precisato il Guardasigilli - rimane lo sconcerto perché si tengono in modesto conto la gravità del fatto e il rispetto della dignità della vittima di un così odioso e devastante reato, dalle gravissime conseguenze psicologiche per la personalità di una giovane donna».
Roma, la violenza di Capodanno
La violenza è avvenuta alla Fiera di Roma, la notte del 31 dicembre, durante la festa «Amore09». Vittima una giovane di 23 anni, che ha denunciato l’abuso. Venerdì scorso la svolta, con l’arresto del giovane stupratore, Davide Franceschini, che si è consegnato dopo tre settimane. Ieri, il colpo di scena. Su conforme richiesta dell’accusa il gip di Roma Marina Finiti, per buona condotta processuale, concede gli arresti domiciliari. Il giovane ha spiegato di avere agito sotto l’effetto di droga e alcol. La concessione dei domiciliari è stata stigmatizzata pure dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno: «La magistratura - ha tuonato - ha dato un segnale sbagliato. Anche la vittima dell’aggressione mi ha chiamato per testimoniare la sua delusione per questa incredibile indulgenza».
Nuovi stupri a Brescia, Genova e Napoli
E la rassegna degli orrori non si ferma. Anche ieri, tre nuove storie. A Brescia la vittima è una ragazza romena di 19 anni, violentata a turno da tre uomini - due romeni e un polacco, individuati e arrestati grazie alla sua denuncia - nel suo appartamento. A Genova, una settimana fa (ma si è saputo solo ieri), una donna di 30 anni è stata stuprata in pieno centro, nella zona di piazza Cinque Lampade, di notte, da due marocchini.
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