Stupro e sesso esplicito in fascia protetta Ma è bufera per la fiction Rai Terra ribelle

Il programma (che ha vinto la sfida con i Cesaroni su Canale 5) è andato in onda senza il "bollino rosso" previsto a tutela dei minori

Stupro e sesso esplicito in fascia protetta  
Ma è bufera per la fiction Rai Terra ribelle

Milano - Certo che la Rai non si fa mancare proprio nulla. Va bene le polemiche di questi mesi, da Santoro in su fino a Masi. Ma pure una fiction, signori. Sesso esplicito e persino uno stupro, già. L’altra sera su Raiuno Terra ribelle ha vinto, come si dice, il prime time conquistando 6.692.000 telefictionisti, arrivando a uno share del 23.53 per cento. Per di più, cosa assai più importante nella contabilità televisiva, ha battuto I Cesaroni su Canale 5, concorrente storicamente durissimo da superare. Tutto bene, tutto bello e vai con i brindisi (in Viale Mazzini). Però ieri i cin cin sono stati interrotti dalle critiche. E neanche critiche qualsiasi. Dunque il Moige è andato giù duro: ci voleva il bollino rosso per un programma del genere, che per di più andava in onda in fascia protetta. Il bollino rosso, si sa, è una sorta di monito ai telespettatori, qualcosa che sostanzialmente dice: attenzione, questo programma è sconsigliato ai minori di età. Elisabetta Scala, responsabile dell’Osservatorio Media del Moige: «La puntata ha presentato due esplicite scene di sesso in piena fascia protetta a cui è seguita una scena di stupro altrettanto forte».
In effetti, le immagini non hanno bisogno di spiegazioni. Forti sembrano e forti erano. Per farla breve, sarebbe stato uno spettacolo «non adatto alla visione dei minori che, come tale, andava segnalato, cosa che invece la Rai non ha fatto, mostrando così una mancanza di attenzione al pubblico dei minori e delle famiglie». Finita l’intemerata, la responsabile dell’Osservatorio ha precisato gli obiettivi: «Inoltreremo la segnalazione agli organi competenti. Auspichiamo, quindi, provvedimenti adeguati da parte dei vertici Rai così da applicare concretamente quanto affermato dalla circolare del direttore generale Masi che stabiliva provvedimenti seri per l’infrazione della fascia protetta». Burocratese a parte, l’accusa è dura: il servizio pubblico non ha mantenuto il controllo neanche su di un programma come la fiction, genere televisivo per definizione confezionato ad usum familiae e perciò tranquillamente seguito anche dai bambini.
Fin qui la cronaca.
Ora bisogna vedere che cosa succederà.
La prossima puntata sarà martedì in prima serata e quindi c’è tempo meno di una settimana per prendere i provvedimenti del caso. E di sicuro, nel bailamme aziendale, la Rai ora si trova con un altro guaio da risolvere. E possibilmente risolvere bene.

Per quanto si possa generalizzare (in tv si vede di peggio) o minimizzare (in fondo ora i bambini sono abituati a tutto), le regole sono regole e le immagini di Terra ribelle risultano scioccanti anche per un pubblico già abituato alle overdosi di violenza o di sessualità esplicita che ormai colano fuori a tutte le ore da qualsiasi palinsesto.

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