Su Chinatown torna a sventolare il Tricolore

Almeno quindicimila persone hanno aspettato pazientemente in coda sotto la pioggia per poter visitare Palazzo Marino, agghindato a festa, e stringere la mano al sindaco. Altri 1500 che hanno scelto di visitare palazzo Isimbardi, altri ibnevec hnano deduicatao la giornata alla cutlura, vistando musei e mostre aperte gratuitamente, allo sport, grazie agli impainti comuali aperti in via eccezioanle, o allo shopping. Già dalla prime ore del mattino il centro era affollato da milanesi, turisti e persone arrivate da tutta la Lombardia per partecipare ai festeggiamenti per il 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia.
Ieri tutta Milano era in festa. Tra tricolori appesi alle finestre dei palazzi istituzionali e delle case, spiccavano quelli di Chinatown: molti commercianti cinesi hanno infatti allestito le vetrine dei loro negozi con i colori della bandiera, che hanno anche esposto. Il «bel segno di integrazione» per alcuni residenti della zona, è stato letto come l’«ennesima dimostrazione del grande fiuto dei cinesi per gli affari» da altri. Anche il tricolore è entrato nel business dei venditori abusivi, per le vie della città si potevano comprare bandierine a tre euro.
C’è anche chi ha preferito avvolgersi nel tricolore come se fosse un mantello, e chi invece ha preferito vestirsi dei tre colori della bandiera. Così in migliaia si sono presentati a palazzo Marino per visitare la casa comunale e stringere la mano a Letizia Moratti. Camicetta bianca e golf rosso, una picoccola coccarda appuntata sul petto, il sindaco ha stretto mani, si è lasciata immortalare da macchine fotografiche e cellulari, ha firmato autografi e distribuito un migliaio di copie della Costituzione. «Oggi sono molto felice - ha detto Letizia Moratti - per due motivi: la festa dell’Unità d’Italia è una festa importante per ricordare che il nostro paese ha saputo superare momenti difficili, combattere con coraggio per conquistare l’indipendenza e la libertà. Questi sono dei valori che dobbiamo tenere stretti nel cuore e anche offrire, con il nostro contributo, a quei Paesi che ancora non hanno conquistato questa indipendenza. Sono felice perchè per me aprire le porte di Palazzo Marino è sempre molto bello e quando vedo che i cittadini sono felici di venire e visitare il palazzo, allora sento davvero che è la casa di tutti i milanesi. Credo - ha concluso pirma di scendere in piazza Scala dove la banda civica ha suonato l’Inno di Mameli - che quello di oggi sia un record. D’altra parte festeggiamo i 150 anni, quindi è giusto che ci sia un record».
Circa 1500 persone hanno affollato le sale di palazzo Isimbardi per assistere alla seduta celebrativa del Consiglio provinciale con il presidente emerito della Corte Costituzionale, Valerio Onida e lo storico e giornalista Mario Cervi e ammirare la mostra «Un Bacio per l’Italia. Hayez.

La genesi di un capolavoro». Code chilometriche anche in piazza Duomo per visitare il museo del Novecento, che ha totalizzato 5200 ingressi, che csi sommano ai 4mila del museo della Scienza e degli altri musei civici a ingresso gratuito.

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