«Notizia Ansa. Perso Christian Vieri, la Sampdoria per l'attacco si sta interessando a Van Basten e Batistuta», questo il messaggino che da ieri mattina sta viaggiando per Genova da cellulare (rossoblù) a cellulare (blucerchiato) nel segno dell'ennesimo derby del tifo. Quello di Bobo Vieri in preda a crisi di coscienza calcistica si appresta a diventare il tormentone dell'estate del pallone genovese, fortunatamente non coinvolto in vicende ben più serie fatte di tribunali e ricorsi. Si parte con il «Ciao Bobo», saluto all'attaccante in fuga sui telefonini, e si sprecano fiumi di parole nelle tante mail che si leggono nei forum dei tifosi su internet.
In questa strana storia c'è l'incredulità del popolo blucerchiato e l'euforia dei tifosi del Genoa pronti a riscattare un'estate, la scorsa, che li ha visti unici protagonisti della presa in giro. I sampdoriani Bobo l'hanno accolto in mille, come un eroe arrivato da un altro pianeta per salvare la Samp. Hanno assiepato piazza Matteotti in un vernissage che non ha un precedente tra i giocatori presentati dalla Sampdoria nella sua storia: neanche per Gullit ci fu tanta euforia. C'è chi continua a difenderlo, ma anche chi si sente tradito: «Ero tra quelli che gli cantavano uno di noi fuori dal Ducale. E questa sarebbe una bandiera?», si legge sul forum dedicato alla vicenda nel sito sampdoriacommunity, dove serpeggia anche un certo sconcerto: «Come cantava anni fa Ruggeri: mistero!». Si cambia sito ma la musica è sempre la stessa: nessuno difende la decisione dell'ex bomber della nazionale.
Su gradinata sud.it, però, c'è chi cerca di creare catene di e-mail da spedire al sito della società (visto che non esiste un portale ufficiale del giocatore) per incoraggiare l'attaccante a superare le sue riserve e a stringere i denti in questo momento di depressione: «Sarebbe il colmo dopo l'annata storta: un'altra tegola sulla testa». Gli appelli hanno successo visto che il sito della società riceve centinaia di mail che spingono Vieri a restare. C'è chi, invece, va a sfogliare gli almanacchi: «Non trovo un precedente di un giocatore che prima firma per una società e poi decide di ritirarsi: certe cose capitano solo a Genova».
«Ne V...ieri, ne V...oggi, ne V...domani», cambia il colore dello sfondo sul web e anche il tono dei messaggi che lascia lo sbigottimento e la preoccupazione e diventa ilare. Questo è uno dei tanti sfottò che si leggono sul Muro dei Grifoni che, per una giornata, mette in secondo piano il calcio mercato del Genoa ed il ritiro di Neustift e concentra quasi tutto il suo contenuto sulla querelle che sta animando il ritiro di Moena: «Non vedo lo scalpore della notizia.
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