Su Termini il Lingotto non fa passi indietro

All’orizzonte un salario d’ingresso e più apprendistato

da Milano

Un salario di ingresso per i nuovi assunti nelle aziende dell’indotto della Fiat a Termini Imerese, il ricorso maggiore all’apprendistato assieme all’applicazione di una nuova metrica sui tempi di lavorazione e all’aumento dei turni: sono alcune delle proposte avanzate da Fiat ai sindacati per dare attuazione al piano di sviluppo dell’impianto siciliano. Su questi e altri temi si è incentrata la riunione che si è svolta ieri in Confindustria a Palermo, tra i capi delle relazioni industriali di Fiat Group, Paolo Rebaudengo, di Fiat Auto, Giorgio Giva, e una folta delegazione di Fim, Fiom e Uilm. I manager del Lingotto non sono entrati nel dettaglio del piano di sviluppo, ma hanno ribadito che se ne parlerà concretamente non appena saranno definiti alcuni dettagli, come anticipato nei giorni scorsi l’ad Sergio Marchionne. In particolare, Torino attende di avere garanzie dalle istituzioni sullo sviluppo dell’area. In proposito Regione Sicilia e Stato si erano detti pronti a mettere sul piatto 325 milioni per potenziare le infrastrutture, incentivare la crescita dell’indotto e formare nuovo personale.

Non trovano invece riscontro, in Fiat, le indiscrezioni riportate dalle agenzie di stampa sui contenuti del programma di rilancio: la portata (1,7 miliardi), il raddoppio del personale, il numero di auto che verrebbe triplicato e i modelli (Panda o 500) da aggiungere all’attuale Lancia Ypsilon.

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